In questa sezione trovano posto alcuni documenti utili a delineare il contesto storico, ma anche antropologico sociale, o meramente religioso, della diocesi di Alife a partire dalla seconda metà del XVII secolo alla fine del XIX secolo; anche se talvolta appaiono quali piccoli tasselli di microstoria, se opportunamente collocati sono molto efficaci nella ricostruzione di periodi complessi ed altrettanto enigmatici.
- (HTML) Fede e devozione a Piedimonte Matese tra medioevo ed età moderna: testamenti a favore del convento dei Domenicani (1419-1768)
- (HTML) Monsignor Enrico Cini e la Congregazione dei Vescovi (1591)
- (HTML) (link esterno) Il duca e il vescovo a Piedimonte d’Alife in età barocca (1626-1627)
- (HTML) Mosignor Pietro Paolo de' Medici: un ritratto di famiglia
- (HTML) Appunti per una prosopografia di monsignor Pietro Paolo de’ Medici, vescovo della diocesi di Alife dal 1639 al 1656
- (HTML) Mappa dei Vescovadi nel Regno di Napoli nel Decennio francese (1806-1815)
- (HTML) (link esterno) Narrazione degli avvenimenti del 1860 nel Convento di Santa Maria Occorrevole
- (HTML) Inchiesta sul Seminario di Piedimonte d'Alife e sul vescovo Monsignor Scotti (1889)
- (HTML) Rapporto sfavorevole contro il prete Angelantonio Caso, accusato di condotta scandalosa morale e politica (1892)
- (HTML) Diocesi di Alife, Visita Apostolica del 1907
- (HTML) Carteggio tra Giuseppe Toniolo e Don Giacomo Vitale (1909-1913)
- (HTML) (link esterno) L’evangelista valdese Antonio Cornelio e la comunità svizzera a Piedimonte d’Alife nel primo Novecento (1913-1923)
- (HTML) Tra speranza, impegno e carità: Giovanni Caso, Don Zeno Saltini e l’Opera dei Piccoli Apostoli a Piedimonte Matese (1944-1951)
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Hinc felix illa Campania est, ab hoc sinu incipiunt vitiferi colles et temulentia nobilis suco per omnis terras incluto, atque (ut vetere dixere) summum Liberi Patris cum Cerere certamen. Hinc Setini et Caecubi protenduntur agri. His iunguntur Falerni, Caleni. Dein consurgunt Massici, Gaurani, Surrentinique montes. Ibi Leburini campi sternuntur et in delicias alicae politur messis. Haec litora fontibus calidis rigantur, praeterque cetera in toto mari conchylio et pisce nobili adnotantur. Nusquam generosior oleae liquor est, hoc quoque certamen humanae voluptatis. Tenuere Osci, Graeci, Umbri, Tusci, Campani.
[Plinius Sen., "Nat. Hist." III, 60]
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Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241686 | DOI 10.5281/zenodo.3408416
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