Perreca, Francesco

Dizionario biografico dei legionari fiumani provenienti dalla Campania

di Camillo Contenti

Nacque a Recale (Caserta) il 15 gennaio 1900 da Domenico e Caterina Argenziano. In questo piccolo centro a ridosso del capoluogo provinciale lavorò, dai primi anni Venti fino alla cessazione del rapporto, come operaio nell’amministrazione delle Poste e dei Telegrafi. Invece di presentarsi presso il reggimento cui era stato assegnato, disertò e, arrivato a Zara, il 6 giugno 1920 si arruolò da volontario nella Legione del Carnaro, unità delle forze armate fiumane agli ordini del capitano Luigi Corrado. Rimase nella giurisdizione della Reggenza Italiana del Carnaro fino al 26 dicembre del 1920. La vita pulsante di questa nuova entità statale, determinata dal rifiuto di D’Annunzio, e dei legionari, di riconoscere il trattato di Rapallo, fu nettamente troncata dal "Natale di sangue", tristissimo momento del periodo postbellico. Durante l’ininterrotto servizio nelle milizie volontarie ebbe come comandanti il maggiore Giovanni Giurati, il capitano Luigi Corrado e il tenente Renato Ricci, della compagnia dei Bersaglieri di Fiume. Negli ultimi giorni di permanenza nel territorio del Carnaro (oggi Quarnaro e/o Quarnero) fu agli ordini del capitano Vittorio Caliceti, comandante la Legione di Zara. Alcuni di questi ufficiali ricoprirono in seguito cariche di tutto rispetto nell'apparato amministrativo e politico italiano, come Giovanni Giuriati (segretario del Partito nazionale fascista) e Renato Ricci (dapprima sottosegretario per l’Educazione Nazionale e poi ministro delle Corporazioni). Non essendo in possesso dei titoli idonei alla conferma in ruolo nell’ente delle Poste, fu più volte costretto a chiedere il riconoscimento del servizio militare effettivamente prestato a Fiume, nonché il rilascio del foglio di congedo. Soltanto il 2 settembre 1929 l’ex rettore alla Difesa Nazionale di Fiume, Nino Host Venturi, provvide a rilasciare la documentazione che ne convalidava l’arruolamento nelle milizie legionarie fiumane. La partecipazione ai combattimenti gli valse, il 29 novembre 1940, l’assegnazione della medaglia commemorativa della marcia di Ronchi, istituita a perenne ricordo dell’impresa.

Fonti e bibliografia

  • Gardone Riviera (BS), Archivi del Vittoriale degli Italiani, Archivio Fiumano, serie legionari, cartella 2/105 «Francesco Perreca ».
  • Giovanni Giuriati, Con D'Annunzio e Millo in difesa dell'Adriatico, Sansoni, Firenze 1954.
  • Giovanni Host-Venturi, L' impresa fiumana, Giovanni Volpe editore, Roma 1976.
  • Raoul Pupo, Fiume, città di passione, Laterza, Bari 2018.

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Hinc felix illa Campania est, ab hoc sinu incipiunt vitiferi colles et temulentia nobilis suco per omnis terras incluto, atque (ut vetere dixere) summum Liberi Patris cum Cerere certamen. Hinc Setini et Caecubi protenduntur agri. His iunguntur Falerni, Caleni. Dein consurgunt Massici, Gaurani, Surrentinique montes. Ibi Leburini campi sternuntur et in delicias alicae politur messis. Haec litora fontibus calidis rigantur, praeterque cetera in toto mari conchylio et pisce nobili adnotantur. Nusquam generosior oleae liquor est, hoc quoque certamen humanae voluptatis. Tenuere Osci, Graeci, Umbri, Tusci, Campani.
[Plinius Sen., "Nat. Hist." III, 60]

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Storia della Campania. Risorse in rete per la storia del territorio e del patrimonio culturale
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241686 | DOI 10.5281/zenodo.3901238

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