Mezza, Luigi

Dizionario biografico dei legionari fiumani provenienti dalla Campania

di Paola Altieri

Nacque a Melizzano (Benevento) l’11 aprile 1900 da Marzio e Maria Assunta Vitale. Visse nel medesimo comune in via Starza, lavorando come contadino. L’11 marzo 1918 fu reclutato come soldato di leva di prima categoria, matricola n°16889 presso il Distretto militare di Benevento e il 23 marzo dello stesso anno fu chiamato alle armi per mobilitazione ai sensi della circolare n° 126 del 1918. Fu assegnato al 14° Reggimento, Reparto "Fanteria d'assalto", di Foggia. Dichiarato disertore per essersi allontanato arbitrariamente dal corpo militare, fu denunciato al Tribunale militare di Ancona il 14 dicembre 1918. Successivamente beneficiò dell’amnistia in applicazione del Regio Decreto del 2 settembre 1919 n° 1502 art. 1 con ordinanza del 25 settembre 1919 del Tribunale militare di Ancona. Nel 1919 fu richiamato nello stesso Reggimento di appartenenza e “nel settembre del 1920 scappò nei Legionari Fiumani”, presso la Caserma “Diaz”. Fu assegnato all’8° reparto d’Assalto - lanciafiamme, Legione di Sernaglia, Compagnia “Cava Zuccherina”, comandato dal Maggiore Giuseppe Nunziante.
Prese parte a diversi conflitti armati con i Legionari Fiumani, come indicato in una missiva inviata allo stesso Gabriele D’Annunzio, il 13 ottobre del 1939 anno XVIII E. F., per sollecitare l’invio di documenti di cui aveva già fatto richiesta senza però ottenere risposta. Mezza aveva necessità di ottenere il foglio di Congedo, la medaglia di Ronchi ed il relativo Brevetto, “documenti per i quali egli esprime vivissimo desiderio di possedere a ricordo della sua opera prestata nelle file gloriose dei Legionari Fiumani”. Oltre ai documenti poc’anzi elencati, egli chiede a D’Annunzio anche “una parola” di raccomandazione per poter ottenere l’arruolamento nella milizia dell’Africa orientale, reparto d’Assalto.
A questa lettera seguiranno altre richieste per ottenere l’invio dei documenti citati. Nel sollecito giunto all’Ufficio Stralcio Milizie Fiumane, il 3 gennaio 1940, il soldato Luigi Mezza chiede inoltre il rilascio del foglio di congedo dalle Milizie Fiumane. Nel medesimo documento è attestato che il militare si arruolò nei Legionari Fiumani nel novembre del 1920 e che fu congedato il 6 gennaio del 1921 con un premio di Lire 500. In una cartolina del 2 febbraio 1940 inviata sempre dal Mezza all’Ufficio Stralcio Milizie Fiumane si apprende che i documenti in questione gli occorrevano per potersi iscrivere al Partito fascista.
Il 10 gennaio 1942 Luigi Mezza non era entrato ancora in possesso della documentazione richiesta infatti, in una lettera scritta di suo pugno, si lamentava del fatto che fossero passati due anni ma che purtroppo non fosse ancora entrato in possesso degli atti da lui chiesti, nonostante avesse inviato all’Ufficio Stralcio Milizie Fiumane la dichiarazione del tenente Pier Luigi Pansera nella quale si certificava la sua partecipazione alla vita attiva nelle Milizie Fiumane presso l’8° Reparto d’Assalto della Compagnia di Cava Zuccherina, con numero d’ordine 4166 nell’elenco dei Legionari Fiumani.

Fonti e bibliografia

  • Gardone Riviera (BS), Archivi del Vittoriale degli Italiani, Archivio Fiumano, serie legionari, cartella 5445 «5602 Mezza Luigi»: docc. 12 / cc. 13 Richiesta del foglio di congedo fiumano e lettere; attestazione probatoria; foglio dei dati statistici; copie del foglio matricolare e della dichiarazione integrativa; note del Partito nazionale fascista. Fascio di combattimento di Melizzano e dell'Ufficio stralcio milizie fiumane; ricevuta di vaglia postale. Fascicolo nominativo. Legionari Pratiche definite.
  • Gardone Riviera (BS), Archivi del Vittoriale degli Italiani, Archivio Fiumano, corrispondenza, Cartella 25 MASS-MILL «2855 Mezza Luigi»: docc. 1 / cc. 2 Lettera. Fascicolo nominativo.
  • Giuseppe Maranini (a cura di Elda Bossi), Lettere da Fiume alla fidanzata, Pan, Milano 1973.

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Hinc felix illa Campania est, ab hoc sinu incipiunt vitiferi colles et temulentia nobilis suco per omnis terras incluto, atque (ut vetere dixere) summum Liberi Patris cum Cerere certamen. Hinc Setini et Caecubi protenduntur agri. His iunguntur Falerni, Caleni. Dein consurgunt Massici, Gaurani, Surrentinique montes. Ibi Leburini campi sternuntur et in delicias alicae politur messis. Haec litora fontibus calidis rigantur, praeterque cetera in toto mari conchylio et pisce nobili adnotantur. Nusquam generosior oleae liquor est, hoc quoque certamen humanae voluptatis. Tenuere Osci, Graeci, Umbri, Tusci, Campani.
[Plinius Sen., "Nat. Hist." III, 60]

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