Le origini del fascismo in Terra di Lavoro. Fonti, II (Anno 1921)

a cura di Armando Pepe

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ABBREVIAZIONI

ACS Archivio centrale dello Stato
Min Int Ministero dell'Interno
MRF Mostra della Rivoluzione Fascista
DGPS Divisione Generale Pubblica Sicurezza
DAGR Divisione Affari Generali Riservati

fasc. fascicolo
sottofasc. sottofascicolo
ins. inserto

SOMMARIO

1) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Vincenzo Palmieri al Comitato Centrale dei Fasci Italiani di Combattimento. Nell'originale c'è in calce timbro a bollo con dicitura: Fasci Italiani di Combattimento. Fascio di Caserta]

Fasci Italiani di Combattimento
Fascio di Caserta

Caserta, 7 Gennaio 1921

Al Comitato Centrale, Milano
Accusiamo ricevuta della vostra lettera del 5 corrente mese [gennaio 1921] e restiamo in attesa di 300 distintivi e delle 300 tessere 1921, già da tempo chiestevi e di cui abbiamo assoluto bisogno. Vi raccomandiamo caldamente di non indugiare ancora sulla spedizione di detti indispensabili mezzi di riconoscimento e che a giusta ragione reclamano i nostri soci.
Il Fascio di Caserta va notevolmente sviluppandosi, ma per poter affermarsi maggiormente ha bisogno di fondi, potendo ora disporre di ben poco denaro. Ci rivolgiamo quindi a voi chiedendovi un ulteriore finanziamento che vogliamo sperare non ci verrà negato. Vi rendiamo altresì noto che questo Fascio è venuto nella determinazione di fondare a Caserta un giornale quindicinale fascista a cui collaborerebbero attivi e valenti elementi, con lo scopo precipuo di diffondere [p. 2] l’idea fascista nella provincia di Terra di Lavoro e di contrapporsi energicamente all’organo del P.P.I. “Il Popolo Campano”, che, ricco di mezzi, continua un’attiva opera di propaganda, specie nell’elemento operaio e contadino.
Per potere dare pratica attuazione a questa iniziativa, chiediamo il vostro aiuto materiale ed il finanziamento del giornale, accettato anche sotto forma di prestito. Restando in attesa di un vostro sollecito e cortese riscontro, cordialmente vi salutiamo.
Il Fiduciario
Rag. Enzo Palmieri

2) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Vincenzo Palmieri al Comitato Centrale dei Fasci Italiani di Combattimento]

Fasci Italiani di Combattimento
Fascio di Caserta

Caserta, 14 Gennaio 1921

Al Comitato Centrale, Milano

Vi rimettiamo l’accluso modulo debitamente riempito, facendovi noto che un considerevole numero di soci, (circa 500 li abbiamo perduti, causa la mancanza di fondi che non ci ha fatto interamente esprimere quell’opera di propaganda necessaria per l’affermazione del Fascismo in Terra di Lavoro. Ed i soci, da noi perduti, sono stati guadagnati dal Partito Popolare, grazie alla sua energica opera di propaganda, sussidiata naturalmente da potenti mezzi finanziari, tanto è vero, che detto Partito ha fondato in Caserta anche una banca.
Vi rinnoviamo quindi la preghiera di volerci aiutare finanziariamente, specie nella nostra idea della fondazione di un giornale fascista nella provincia, per cui, abbiamo assoluto bisogno, che per le prime spese, ci facciate, almeno un finanziamento di Lire 1000 (mille). Torniamo a rammentarvi che attendiamo sempre l’invio dei 300 distintivi e delle 300 tessere, essendo utile e necessario rifornire i nostri soci [p. 2] di questi segni di riconoscimento.
In attesa di un vostro cortese e sollecito riscontro, distintamente vi salutiamo.
Il Fiduciario
Rag. Enzo Palmieri

3) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Articolo dal titolo «Nel Fascio di Caserta», apparso «Il Popolo d’Italia»

Caserta, 20 gennaio 1921

Il Fascio di Combattimento va afferamdosi in modo meraviglioso; e solo il fatto del suo sorgere ha spento i bollori di questa sezione socialista. I fascisti casertani sono intenzionati di non tollerare le manifestazioni socialiste intese al perturbamento dell’ordine, e la compattezza della loro organizzazione è garanzia che questa ferma decisione non verrà meno. Nell’ultima elezione alle cariche, il Consiglio Direttivo è risultato così composto: Presidente: avv. Alfonso Lamberti; membri: capitano Attilio Tirabassi; geom. Attila Mischi; signorina Anita Gaddoni; sig. Francesco Trandafilo; consiglio che si è messo attivamente all’opera, per portare il Fascio ad un maggiore grado di sviluppo. Unanimi, intanto, i fascisti di Caserta, inviano il loro fraterno saluto a Benito Mussolini, il più grande fascista italiano ed agli amici di tutta Italia.

4) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Vincenzo Palmieri al Comitato Centrale dei Fasci Italiani di Combattimento]

Fasci Italiani di Combattimento
Fascio di Caserta

Caserta, 24 Gennaio 1921

Al Comitato Centrale per i Fasci Italiani di Combattimento,
Milano

Dovendo partire da Caserta, vi comunico che il nuovo Fiduciario di questo Fascio è l’avv. Alfonso Lamberti, abitante a Via De Dominicis 11 (Caserta) ed a cui d’ora innanzi indirizzerete la corrispondenza, i distintivi e le tessere.
Cordialmente salutandovi
Rag. Enzo Palmieri

5) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Alfredo Bellocchio al Comitato Centrale per i Fasci Italiani di Combattimento. Si badi che il Comitato Centrale non nominava il fiduciario, essendo questi scelto direttamente dai componenti del direttivo di sezione. L'avvocato Alfonso Lamberti, e non Alfredo Bellocchio, fu, dopo Enzo Palmieri, il fiduciario del Fascio di Caserta]

Fasci Italiani di Combattimento
Fascio di Caserta

Caserta, 27 Gennaio 1921

Spett. Comitato Centrale per i Fasci Italiani di Combattimento
Milano
Il Consiglio Direttivo del Fascio di Caserta mi comunica la decisione che codesto Spettabile Comitato, con la quale mi si nomina Fiduciario per il Fascio di Caserta. Nel mentre assicuro che tutte le migliori energie di coraggio e di fede spenderò per il bene del Fascismo, comunico che il mio indirizzo è il seguente: Via S. Agostino- 27- Caserta.
Fraterni saluti.
Bellocchio Alfredo

6) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Alfredo Bellocchio al Comitato Centrale per i Fasci Italiani di Combattimento]

Fasci Italiani di Combattimento
Fascio di Caserta

Caserta, 27 Gennaio 1921

Spett. Comitato Centrale per i Fasci Italiani di Combattimento,
Milano

Il già fiduciario di codesto Comitato Centrale per il Fascio di Caserta, Tenente Sig. Palmieri, mi comunica che le richieste seguenti sono rimaste inevase: 1) trecento tessere; 2) trecento distintivi. Gradirò un cortese cenno in merito. Con l’occasione prego vivamente di informarmi circa la decisione di codesto Spettabile Comitato Centrale relativamente alla richiesta di Lire mille per affrontare le spese d’impianto di un giornale per il Fascio di Caserta e Provincia.
Fraterni Saluti
Bellocchio Alfredo
[Residente in Via] S. Agostino 27, Caserta.

7) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Giovanni Marinelli all'avvocato Alfonso Lamberti]

Al Sig. Avv. Alfonso Lamberti,
Via De Dominicis 11,
Caserta

[Milano,] 5 febbraio 1921

Raccomandata
Spettabile Consiglio Direttivo
del Fascio di Caserta

Vi preghiamo di scusare il ritardo a rispondere alle vostre ultime lettere; ritardo dovuto al grande lavoro che lo sviluppo meraviglioso del fascismo italiano grava sulle nostre spalle. Questa Giunta Esecutiva non ha potuto accogliere integralmente la vostra richiesta e, dati i modesti mezzi finanziari di cui disponiamo, ha deliberato una sovvenzione straordinaria a vostro favore di Lire 600 (seicento). Vi accludo perciò un assegno della Banca Italiana di Sconto 921552 di Lire 556,25 (cinquecentocinquantasei e duecentocinquanta centesimi) ed una ricevuta di Lire 43, 75 a saldo N. 35 distintivi consegnativi nel 1920 – 17 novembre. Nel raccomandarvi vivamente la più intensa propaganda in Terra di Lavoro, specialmente in mezzo all’elemento operaio, e nell’assicuravi che fra giorni vi spediremo tessere del 1921 e distintivi, vi faccio viva preghiera di ritornarmi sollecitamente l’unita ricevuta di lire 600- debitamente [p. 2] firmata dai membri di codesto Consiglio Direttivo. In attesa distintamente vi saluto.
Giovanni Marinelli

8) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Cesare Rossi ad Alfonso Lamberti]

[Milano,] 9 Febbraio 1921

Signor Alfonso Lamberti
Caserta
Via De Dominicis, 11

Accusiamo ricevuta della Sua in data 27 Gennaio nella quale Ella si presenta quale Fiduciario del Fascio di Caserta. Congratulandoci vivamente per la Sua nomina, dobbiamo per esattezza stabilire che la nomina in questione è stata fatta dal Fascio di Caserta e comunicata in data 24 gennaio. Ciò in perfetta armonia con quanto prescrivono le nostre “Norme” e la consuetudine. Il Comitato Centrale non sceglie infatti i Fiduciari locali ma si limita a servirsi di quelli fornitigli dal Fascio. Le raccomando vivamente la raccolta di abbonamenti al “Fascio”.
Con i più cordiali saluti.
Cesare Rossi

9) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Dall'avvocato Alfonso Lamberti al Comitato Centrale per i Fasci Italiani di Combattimento]

Fasci Italiani di Combattimento
Fascio di Caserta

Caserta, 9 febbraio 1921

Spett. Comitato Centrale per i Fasci Italiani di Combattimento,
Milano

Ringraziando per la sovvenzione straordinaria concessa, rimetto l’acclusa ricevuta. Prego inviare, con cortese sollecitudine, i distintivi e le tessere, essendo indispensabile in Provincia di Terra di Lavoro fare una propaganda continua, solerte e pratica.
Con osservanza
Per il Consiglio Direttivo
Alfonso Lamberti

10) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Giovanni Marinelli all'avvocato Alfonso Lamberti]

Al Signor Avv. Alfonso Lamberti,
Via De Dominicis 11,
Caserta

[Milano,] 14 febbraio 1921

Spettabile Consiglio Direttivo del Fascio di Caserta.
Oggi vi spediamo N° 300 tessere che devono servire per il solo Fascio di costì. I Fasci, che mercè la vostra attività, sorgeranno in Terra di Lavoro, dovranno comunicare direttamente la loro costituzione ufficiale a questa Segreteria Politica e dovranno prelevare le tessere direttamente da questa Segreteria Amministrativa. I distintivi sono completamente esauriti: fra otto o dieci giorni, a vostra richiesta, potremo inviarvene un certo numero.
Gradite i nostri più distinti saluti.
Giovanni Marinelli

11) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Alfonso Lamberti al Comitato Centrale dei Fasci]

Fasci Italiani di Combattimento
Fascio di Caserta

Caserta, 24 febbraio 1921

Spett. Comitato Centrale per i Fasci Italiani di Combattimento
Milano

Ringrazio codesto Spett. Comitato Centrale per l’invio delle tessere di riconoscimento e prego tener presente la richiesta già fatta per l’invio dei distintivi da distribuire ai soci che ne sono sforniti.
Con fraterni saluti.
Il Presidente
Alfonso Lamberti

12) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Alfonso Lamberti al Comitato Centrale dei Fasci]

Fasci Italiani di Combattimento
Fascio di Caserta

Caserta, 29 marzo 1921

Spett. Comitato Centrale per i Fasci Italiani di Combattimento,
Milano

Ho ragione di ritenere che la corrispondenza di codesto Comitato Centrale non viene regolarmente recapitata a questo Fascio, come ho pure ragione di ritenere che persone di avverso partito valendosi del cognome dei fascisti più noti cercano di carpire da codesto stesso Comitato notizie e circolari. Ad evitare incidenti, sorprese e disoneste astuzie, prego d’ora innanzi indirizzare tutta la corrispondenza riguardante il Fascio di Combattimento di Caserta al mio indirizzo, già in precedenza comunicato, e cioè Via De Dominicis 11.
Qui i socialisti ufficiali stanno al loro posto e hanno qualche incidente sporadico e senza conseguenze, non vi è finora nulla da segnalare. Lavoriamo però sempre con lena per l’avvicinamento di uomini di fede e di operai e con soddisfazione, in un’attiva propaganda, sono oggi in vita nella Provincia numerosi Fasci tra i quali quelli di [p. 2] S. Maria Capua Vetere, Capua, Nola, Capriati al Volturno, Piedimonte d’Alife, Sora, centri più importanti.
Con fraterni saluti.
Avv. Alfonso Lamberti

13) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Luigi Andreozzi a Umberto Pasella]

Fasci Italiani di Combattimento
Fascio di Caserta

Aversa, 1° aprile 1921

Spett. Comitato Centrale per i Fasci Italiani di Combattimento,
Milano

Caro Pasella,
Giro per la Provincia di Caserta per la costituzione di Sezioni e per rinsaldare il movimento Fascista. Per tutto ciò che occorre di manifesti ed altro mi rivolgo sempre a Napoli ove il mio fattivo collega Aurelio Padovani pensa a tutto. Bisogna che mi venga la nomina a delegato regionale per la Provincia di Caserta, perché, anche non avendola giro per la Provincia con esito felicissimo e di già ho costituito sei sezioni in pochi ultimi giorni. Bisogna lavorare intensamente ed avere uomini fattivi.
Affezionato,
Capitano Luigi Andreozzi,

14) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Francesco Trandafilo a Cesare Rossi]

Fasci Italiani di Combattimento
Fascio di Caserta
Corso Umberto N. 8

Caserta, 1° aprile 1921

Ill.mo Sig. Rossi
Vice Segretario Politico
Milano

Oggetto: Circolare del Sig. Pasella Umberto

La prego volermi spedire al più presto possibile una copia della circolare di Umberto Pasella, ultima spedita ai Fasci, perché non conosciamo le ultime disposizioni di codesto On. Comitato e se qualcuna è qui giunta il nostro Presidente Avv. Lamberti non si è mai incaricato di darne conoscenza al nostro Direttorio ed in special modo alla Segreteria politica ed amministrativa di questo Fascio. Faccio tale richiesta perché informato di tale circolare dal Fascio di Napoli e precisamente dal Capitano Andreozzi, delegato regionale per la Campania.
Con osservanza
Il Segretario amministrativo
Francesco Trandafilo

15) ACS, Min. Int., D.G.P.S., D.A.G.R., Anno 1921, busta 94, fascicolo (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Da Arturo Labriola a Camillo Corradini]

Il Ministro per il Lavoro e la Previdenza Sociale
A
S.E. l’Avv. Camillo Corradini, Sottosegretario di Stato per l’Interno.

[Roma,] 1° Aprile 1921

Caro Corradini,
Da Capua mi perviene il seguente telegramma del Sindaco Colella, che ti comunico per opportuna intelligenza e per i riferimenti del caso:
«Comune Capua occupato militarmente seguito aggressione fascista. Protesto contro inerzia autorità locali di P.S. . Denunzio locale battaglione 15°mo fanteria, pericoloso per l’ordine pubblico; declino ulteriori responsabilità seguito sopraffazione, chiedendo invio ispettore P.S. . Sindaco Collella»
Gradirò tuo cortese riscontro al più presto possibile.
Affezionato
Arturo Labriola

16) ACS, Min. Int., D.G.P.S., D.A.G.R., Anno 1921, busta 94, fascicolo (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

Ministero dell’Interno
Gabinetto del Ministero
(Ufficio Cifra) Telegramma 10978

Da Caserta 4-4- 1921

[spedito alle] ore 12, 50- arrivo ore 14, 30

Ministero dell’Interno, Direzione Generale P.S.

N.966- Seguito mio telespresso ieri, pari numero, mattinata ieri convennero a Capua fascisti da Napoli, da Giugliano, da S. Maria Capua Vetere e pochi da Caserta che in compagnia di altri del luogo percorsero alcune vie della città. Pomeriggio diffusasi notizia che On. Lollini giunto inaspettatamente trovavasi ore 13 in abitazione del sindaco Prof. Cataldo Colella con prosindaco Cioffi, fascisti rivelarono intenzione farlo segno gravi atti ostilità, ritenendolo animatore resistenza amministrazione socialista. Provvedutosi subito tutela sua persona, ore 15, 30 egli poteva indisturbato ed inosservato lasciare Capua, diretto costà. Contemporaneamente fascisti affluivano minacciosi presso casa sindaco. Per impedire invasione e fronteggiare minacciosa situazione fu necessario impiego forte nucleo carabinieri, richiamandolo da altra località. Frattanto gruppo audace fascisti irrompeva di corsa nel cortile municipio dal retrostante cancello guardato da truppa, e negli uffici superiori, danneggiava qualche mobile, infrangendo vetri ed esponendo al balcone vessillo nazionale, mentre altro gruppo, pure di corsa, invadeva in altra strada un locale interno a pian terreno, sede camera lavoro, vigilato carabinieri, asportandone ritratto Lenin, bruciato in piazza. Dopo circa un’ora, con energica azione di forza, ordine pubblico fu ristabilito, senza che ebbonsi a lamentare violenze a persone. Stamane sindaco Prof. Colella, mi ha personalmente rassegnate sue dimissioni. Ne ho dato subito notizia vice questore che trovasi tuttora Capua, perché nel modo più prudente ne informi popolazione, allo scopo di conseguire presto pacificazione animi.
Prefetto Caruso

17) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Francesco Trandafilo al Comitato Centrale dei Fasci]

Caserta, 8 aprile 1921

Pregasi intervenire primo congresso provinciale fascista sabato sedici corrente [aprile 1921], segue lettera.
Segretario Amministrativo Fascio Casertano
Francesco Trandafilo

18) ACS, MRF, busta 31, fascicolo 113, sottofascicolo 253, «Liveri. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Dal Fascio di Liveri al Comitato Centrale dei Fasci di Combattimento]

Liveri, 10 Aprile 1921

Fascio Italiano di Combattimento
Sezione di Liveri

Spett. Comitato Centrale dei Fasci di Combattimento,
Milano

Oggetto: Nomina del Consiglio Direttivo

L’anno 1921 il giorno dieci Aprile in Liveri nella Sede del Fascio di Combattimento in Via Cesare Soprano.
Previ avvisi spediti a domicilio si è riunita l’assemblea dei soci […]
Riconosciuta legale l’adunanza il Presidente provvisorio Nappi Francesco dà lettura del relativo Statuto del Fascio di Combattimento che è approvato ad unanimità con indicazione che il Consiglio di Amministrazione sarà composto di undici membri.
Indi il Presidente a norma dell’articolo 7 di detto Statuto invita l’assemblea alla Sezione del Consiglio Direttivo che è risultato eletto come segue:
1° Scala Cav. Achille, Maggiore Medico Chirurgo della Riserva, 2° Nappi Francesco fu Giuseppe, 3° Vecchione Ciro fu Domenico, 4° Nappi Annibale fu Pietro, 5° Nappi Giovanni fu Paolo, 6° Nappi Andrea di Natale, 7° Nappi Cesare di Angelo, 8° Bisesti Umberto fu Salvatore, 9° Scala Felice fu Antonio, 10° Apuzzo Pasquale di Pietro, 11° Sangermano Luca fu Michele.
Del che si è redatto il seguente verbale approvato e sottoscritto.
Per copia conforme,
il Segretario [amministrativo]
Ciro Vecchione

[tra i membri del Direttivo furono eletti i componenti dell’Ufficio di Presidenza]

1° Scala Cav. Achille, Maggiore Medico Chirurgo della Riserva, 2° Nappi Francesco fu Giuseppe, 3° Vecchione Ciro fu Domenico con le funzioni di Segretario Amministrativo. Ha inoltre nominato Cassiere del Circolo il Sig. Nappi Nicola fu Luigi.
Del che si è redatto il seguente verbale approvato e sottoscritto.
Per copia conforme,
il Segretario [amministrativo]
Ciro Vecchione

[A Francesco Nappi, con lettera del 2 maggio 1921, rispose Cesare Rossi, complimentandosi per il lavoro di organizzazione e raccomandando di raccogliere abbonamenti per il giornale “Il Fascio”. Inoltre Cesare Rossi promise l’invio di tessere e distintivi].

19) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Cesare Rossi a Luigi Andreozzi]

Fasci Italiani di Combattimento

Milano, 11 Aprile 1921

[Al] Signor Capitano Luigi Andreozzi,
Aversa (Caserta)
Corso Umberto I°, 40

In risposta alla Sua del I° corrente, dalla quale risulta con quanto zelo e con quanta fede Ella lavori per il Fascismo, Le esprimo il parere che la delega che Ella richiede sia rilasciata dai Fasci della Campania che proprio Domenica prossima [24 aprile 1921] si raccolgono in solenne Adunata, e che in detta occasione dovranno procedere alla nomina del Comitato Regionale.
Con i più distinti saluti.
Cesare Rossi

20) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Francesco Zito al Comitato Centrale dei Fasci]

[p. 1] Fascio Italiano di Combattimento,
Piedimonte d’Alife

Piedimonte d’Alife, 11 aprile 1921

Egregio amico,
Mio padre Michele Zito, segretario del Municipio di Gioia Sannitica, che si era rivolto a Voi per la costituzione di un Fascio di combattimento in quel Comune, d’accordo con tutti i simpatizzanti, ha deciso di devolvere a me il mandato per due principalissime ragioni:
1° perché a Piedimonte, come capoluogo di circondario e centro operaio, potremo svolgere più proficuamente la nostra azione;
2° perché qui vi sono organizzazioni rosse da combattere mentre a Gioia no.
In possesso quindi della corrispondenza speditagli mi sono messo subito all’opera ed eccomi a rendervene conto. Ho presi accordi coll’avv. Mario D’Errico del Fascio di Capua e tra qualche giorno sarò in relazione diretta col cap. Padovani del Fascio Regionale di Napoli.
Dopo parecchia propaganda spicciola, assicurandomi di un congruo numero di aderenti e di simpatizzanti, ho costituito un Comitato provvisorio in persona dei Signori: Cav. Pasquale Masciotta, industriale; Cav. Conte Mario Gaetani di Laurenzana, proprietario terriero; Sig. Alberto Guastalla, mutilato di guerra; Sig. Guglielmo D’Antonio, ex combattente. [p. 2]
Nell’interesse del giornale “Il Fascio” ho procurato N° 23 abbonati dei quali vi unisco l’importo in Lire 230. A mezzo assegno bancario Credito e Valori N° 030971 A, pregandovi d’iniziare subito la spedizione del giornale ai sottostanti indirizzi:
[1] Cav. Pasquale Masciotta, Piedimonte d’Alife (Caserta);[2] Sig. Michelangelo Di Lullo presso Scappaticcio, Piedimonte d’Alife; [3] Sig. Vincenzo Capasso, commerciante, Piedimonte d’Alife; [4] Sig. Carlo Dresco, Hotel Matese, Piedimonte d’Alife; [5] Geom. Giacomo Martinallo, Hotel Matese, Piedimonte d’Alife; [6] Ing. Enrico Guicciardi, Società Meridionale d’Elettricità [d'ora in poi SME], Piedimonte d’Alife; [7] Ing. Giovanni Guglielmi, SME, Piedimonte d’Alife; [8] Ing. Giorgio Pelleri, SME, Piedimonte d’Alife; [9] Geom. Ambrogio Lari, SME, Piedimonte d’Alife; [10] Sig. Giambattista Scanzio, SME, Piedimonte d’Alife; [11] Sig. Beniamino Coppi, SME, Piedimonte d’Alife; [12] Sig. Guerino Bedone, SME, Piedimonte d’Alife; [13] Geom. Luigi Albertario, SME, Piedimonte d’Alife; [14] Sig. Giuseppe Bussolotti, SME, Piedimonte d’Alife; [15] Sig. Gino Alfi, SME, Piedimonte d’Alife; [16] Antonio Zappulo, Castello d’Alife; [17] Salvatore Linguido, Castello d'Alife; [18] Avv. Arturo Ercole Corbi, Piedimonte d’Alife; [19] Conte Cav. Mario Gaetani di Laurenzana, Piedimonte d’Alife; [20] Sig. Antonio Antonellis, Piedimonte d’Alife.
Pregovi inoltre provvedere all’invio di N° 50 copie settimanali al rivenditore Enrico Salerno, portalettere qui in Piedimonte, che provvederà alla rivendita sotto la mia personale responsabilità.
[p. 3] Munitemi infine della tessera di corrispondente finché possa incominciare ad inviarvi settimanalmente corrispondenze locali.
Al ricevimento della presente pregovi mandarmi N° 100 tessere e N° 100 distintivi dei quali vi rimetterò l’importo alla ricezione.
Non appena costituito definitivamente il Fascio provvederò a farvi avere il modulo debitamente riempito.
In attesa di quanto sopra e della Vostra approvazione gradite distinti saluti.
Francesco Zito
(Medaglia d’Argento al Valor Militare)

21) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Francesco Trandafilo al Comitato Centrale dei Fasci]

Fasci Italiani di Combattimento
Fascio di Caserta
Caserta, Corso Umberto N. 8

Caserta, 12. 4. 1921

Spettabile Comitato Centrale, Milano
Relazione occupazione Camera [del] Lavoro

Ieri sera [11 aprile 1921] un fascista camminava per il Corso Umberto con un pacchetto di manifesti da distribuire agli operai, quando fu avvicinato da alcuni socialisti che gli sputacchiarono sulla nuca e gli dissero di portare le sputacchiate al Fascio di Combattimento.
Il giovanetto fascista reagì, ma i socialisti erano in cinque e, per questa ragione, riportò varie contusioni. [p. 2]
Saputo l’incidente alla sede del Fascio, dove i soci erano riuniti in assemblea generale per discutere su alcune questioni elettorali, subito si pensò di andare alla Camera del Lavoro, per asportarne le bandiere e i mobili. In meno di cinque minuti la spedizione è pronta e si parte. Si occupa la Camera del Lavoro sfondando ed abbattendo una porta, l’oscurità perfetta impedì di asportare i mobili od altro, ma i fascisti non poterono ritornarsene con le mani in mano e difatti presero due bandiere rosse e le portarono in Piazza Margherita percorrendo la città al canto di "Giovinezza".
In piazza Margherita le bandiere furono bruciate tra gli applausi della popolazione, gli evviva e gli alalà dei Fascisti.
[p. 3] Sino adesso nessun incidente da lamentare. Ma verso mezzanotte un noto anarchico, con fare sospetto, visto un fascista, gli si avvicinò e gli disse se lo voleva conoscere e fece l’atto di metter fuori la pistola.
Appena visto questo atto un altro fascista gli si avvicinò, ma questo anarchico incominciò a sciorinare un rosario di parolacce contro i fascisti; si poteva sopportare tutto ciò? No! E per risposta gli toccò una bastonata bene assestata alla testa, che lo farà restare per parecchi giorni a letto.
Nessuna altra cosa ha travolto la tranquillità della cittadinanza.
Con osservanza.
Il Segretario amministrativo
Francesco Trandafilo

22) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Cesare Rossi a Francesco Trandafilo]

Milano, 14 aprile 1921

Spedisce:
Signor Cesare Rossi, Via Paolo da Cannobio, 20 Milano
A
Signor Francesco Trandafilo, Corso Umberto 8, Caserta

Impossibilitati inviare rappresentante salutiamo fascisti Terra di Lavoro augurando fortune e vittorie nobilissima Regione,
Saluti
Vice Segretario Politico
Rossi

23) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Francesco Zito a Benito Mussolini]

[Telegramma inviato da] Piedimonte, 18 aprile 1921

A Benito Mussolini,
Via Paolo da Cannobio 20, Milano.

Fascio Piedimonte regolarmente costituito invia Duce Mussolini fervido alalà.

Francesco Zito.

24) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Francesco Zito a Umberto Pasella]

[Telegramma spedito da] Piedimonte d'Alife, 18 aprile 1921 alle 9: 30 am, indirizzato a Umberto Pasella, Via Paolo da Cannobio, 20, Milano.

Sollecito spedizione [al] fascio [di] distintivi [e] tessere,
saluti, Zito.

25) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Francesco Zito a Umberto Pasella]

Fascio Italiano di Combattimento
Piedimonte d’Alife

Piedimonte d’Alife, 19 Aprile 1921

Al Signor
Umberto Pasella
Milano
Via Paolo da Cannobio, 20

A seguito mia lettera 11 corrente e mio telegramma odierno, prego affrettare spedizione tessere e distintivi per questo fascio, nonché sollecitare la spedizione del giornale “Il Fascio” agli abbonati e al rivenditore; resto in attesa della tessera da corrispondente.
I sovversivi di qui per affievolire la nostra opera di propaganda avevano sparsa la voce essere i fasci contrari alle leghe economiche operaie. Mi sono affrettato a fare affiggere un manifesto di delucidazione che ha fatto ottima impressione. Continuano le iscrizioni che hanno superato il numero di 150. Parecchi degli elementi più spinti della locale camera del lavoro sono passati nelle nostre file.
D’accordo col comitato direttivo si è deliberato di appoggiare nelle imminenti elezioni politiche la lista "ministeriale- liberale- democratica A", salvo ordini in contrario di codesto Comitato Centrale, non essendovi qui candidati proposti dai fasci, ed avendo deciso altrettanto anche il vicino fascio di Capua.
Attendiamo perciò istruzioni in merito.
Gradisca distinti saluti
Il Segretario Fiduciario
Francesco Zito

26) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Dal prefetto di Caserta, Domenico Caruso, al Ministero dell'Interno]

Ministero dell’Interno
Gabinetto del Ministro
Ufficio Cifra

Telegramma 14962

Da Caserta 25. 4. 1921 ORE 21. 45 ARRIVO ORE 24

Direzione Generale della P.S.

1130 Sottoprefetto di Sora con telegramma odierno informa ore 18:
Ieri in una osteria contrada Ponte Olmo territorio quel comune ufficiale giudiziario quella Pretura Marzano Giuseppe fu Cipriano fu colpito proditoriamente al capo paletto e con sgabelli legno da quattro contadini da lui invitati ad inneggiare Italia stop
Lesioni gravissime determinarono dopo due ore decesso stop
Seguito pronte indagini si è potuto stabilire che il Marzano faceva parte comitiva circa trenta persone che avevano fatto una gita campestre stop
Di ritorno essendosi fermati nella osteria avvenne il grave fatto che si svolse fulmineamente stop
Furono identificati i quattro aggressori ed arrestati stop
Il decesso del Marzano persona conosciuta e stimata ha prodotto viva impressione cittadinanza ed avvenimento nel quale riscontrasi moventi odio politico potrebbe determinare conseguenze che per ora non è possibile prevedere stop
Sono stati disposti concentramento RR. Carabinieri in Sora per ogni evenienza e per rigorosa vigilanza tutela ordine pubblico.
Prefetto Caruso

27) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Dal prefetto di Caserta, Domenico Caruso, al Ministero dell'Interno]

Ministero dell’Interno
Gabinetto del Ministro
(Ufficio Cifra)

Telegramma 15162

Da Caserta, li 26 aprile 1921 ore 19.50- arrivato ore 22.10
Direzione Generale della P.S.
N. 113082 stop Seguito mio telegramma ieri pari numero circa nota aggressione ufficiale giudiziario Pretura Sora Marzano Giuseppe, partecipo che stamane, improvvisamente, giunsero a Sora, provenienti da costì con autocarro, ventiquattro giovani nazionalisti della squadra «Sempre Pronti» per propaganda elettorale. Poiché al loro arrivo furono informati dell’omicidio avvenuto il 24 in persona del Marzano, anziché svolgere propaganda elettorale, si diressero quella sezione socialista ove, senza incontrare resistenza, penetrarono nel locale, asportandone suppellettili, che bruciarono sulla pubblica via. Nazionalisti alle ore dieci ripartirono per Roma, via Avezzano. Sottoprefetto avverte che per violazione domicilio e danneggiamenti nessuna querela è stata fatta e che per ora non si è manifestata neppure reazione in Sora; però soggiunge che ad Isola del Liri quella Camera del Lavoro ha proclamato lo sciopero generale delle cartiere per protesta. A Sora, per il pronto intervento della forza pubblica, si potettero scongiurare altre rappresaglie contro quella Amministrazione, impedendo ulteriore azione nazionalista, guidata dal Commissario R. Marino, mutilato di guerra Simoncelli Emilio da Sora. Ho invitato Sottoprefetto ad attenersi alle istruzioni emanate da codesto Onorevole Ministero per la prevenzione e repressione intemperanze e violenze fra partiti avversari ed a procedere alle denunzie all’Autorità Giudiziaria degli organizzatori, dei responsabili principali dell’azione punitiva, nonché degli esecutori materiali che sarà possibile identificare.
PREFETTO CARUSO

28) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Dal prefetto di Caserta, Domenico Caruso, al Ministero dell'Interno]

Telegramma- Espresso di Stato
Ministero dell’Interno
Autorità Mittente

Regia Prefettura di Caserta, 26. 4. 1921

N° 1130-2. Riferimento mio telegramma ieri pari numero partecipo che ore 15 oggi ha avuto luogo a Sora trasporto cimitero salma Ufficiale Giudiziario Marzano Giuseppe ucciso, note circostanze, sera 24 corrente.
Seguivano feretro circa 3000 persone tra cui rappresentanze Fasci Combattimento Arpino, Arce, e tutte Associazioni locali. Nessun incidente. Per l’occasione questa Prefettura ieri sera richiese invio Sora 50 Carabinieri Battaglione Mobile Napoli.
Situazione Sora permane preoccupante. Sono state date istruzioni quel Sottoprefetto per rigorosa vigilanza per impedire conflitti e rappresaglie da parte fascisti e socialisti.
Dal Comando Divisione Militare Napoli si è ottenuto provvisoria sistemazione presidi Sora e oggi stesso sono partiti da Capua 500 uomini di truppa di cui 300 diretti a Sora, ove sarà Comando Battaglione e 200 a Cassino.
Il Prefetto
Caruso

29) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Dal prefetto di Caserta, Domenico Caruso, al Ministero dell'Interno]

Telegramma- Espresso di Stato
Ministero dell’Interno
Autorità Mittente

Regia Prefettura di Caserta, 27. 4. 1921, Ore 20

N. 1130/2 Con Telegramma 25 corrente, giunto qui pomeriggio stesso giorno, Sottoprefetto Sora informava omicidio Marzano Giuseppe. Con telegramma spedito qualche ora dopo, telegrafai sottoprefetto raccomandando massima vigilanza evitare collisioni e conflitti, tutto ciò indipendentemente dalle precedenti istruzioni conformi a quelle ministeriali. Prime ore 26 corrente, pervennemi prima copia telegramma 9628 del 25 di codesto Ministero, nonché segnalazioni Questore Roma probabile partenza gruppi fascisti per Sora. Ora 5. 20 tale notizia fu telegrafata con precedenza assoluta Sottoprefetto Sora per energica tutela ordine pubblico, e già erasi provveduto ad un primo concentramento rinforzi, in previsione complicazioni, interessando Legione Napoli far trovare Sora prime ore del 26 cinquanta carabinieri Battaglione Mobile.
Nella mattinata stessa del 26, notizie segnalate da codesto Ministero furono telegraficamente comunicate Sottoprefetto Sora con nuove raccomandazioni ed istruzioni conformi a quelle Ministeriali.
Incursione punitiva, però, non poté essere sventata perché camion giunse a Sora inaspettatamente, quasi contemporaneamente, alle segnalazioni di questo ufficio perché aprendosi quell’ufficio telegrafico ore 7, i telegrammi della Prefettura non potevano giungere colà per tale ora, né potevasi usare telefono che apresi ore 8, né per notevole distanza tra Sora e Caserta potevasi provvedere con ordinanza espressa.
Come già dissi, forza pubblica con funzionari ed Ufficiali Arma, intervennero prontamente ad evitare maggiori conseguenze e subito che ebbi notizia danneggiamenti compiti da fascisti, 26 stesso telegrafai perché si provvedesse alla identificazione e denunzia responsabili.
Indagini, in corso, dovranno certamente portare identificazione colpevoli perché fin dal 26 camion fu identificato di codesta provincia portante N° 35- 6905. Entro giornata stessa ieri superando non lievi difficoltà, potei risolvere problema e ottenere considerevoli concentramenti forza militare Circondario Sora al precipuo scopo sventare qualsiasi altro tentativo violenza da qualsiasi parte possa provenire, rinnovando a tale uopo le più categoriche disposizioni. Mentre eccito ancora attività e zelo ufficio Sora per intensa vigilanza e indipendentemente da quanto ho esposto, chiedo deduzione Sottoprefetto in merito a quanto Ministero ha osservato, faccio presente necessità che in quel Circondario occorre in permanenza numero considerevole carabinieri che non si hanno a disposizione né qui né a Napoli, e che a risolvere difficile situazione di quel Circondario, specie in questo momento nei riguardi della forza di polizia, non resta che l’impiego degli allievi carabinieri di Cassino, come già richiesi con rapporto 15 corrente N° 943, a meno che non si voglia provvedere con forti distaccamenti di militari della R. Guardia. Già Legione Napoli chiede urgenza restituzione dei 50 uomini inviati Sora, mentre Sottoprefetto ritiene indispensabile loro permanenza o sostituzione che non può avvenire sguarnendo stazioni provincia.
Il Prefetto
Caruso

30) ACS, MRF, busta 49, fasc. 119, sottofascicolo 5 «P.N.F. Federazione Provinciale di Terra di Lavoro (Caserta) – Fusione Associazione Nazionalista e P. N. F. - 1923», inserto «Corrispondenze, Caserta 1922»

Caserta, maggio 1921

[Umberto Guglielmotti ai nazionalisti di Terra di Lavoro. Timbro Tondo con dicitura: Gruppo Giovanile Nazionalista Ercolano Salvi- Caserta (disegno con aquila nel tondo)]

Associazione Nazionalista Italiana
Comitato Centrale
Vicolo Sciarra, 54
Telefono 10- 676
Roma

Alle sezioni e ai soci isolati della provincia di Caserta.

Nella circoscrizione di Terra di Lavoro la nostra Associazione ha posta la candidatura del nostro illustre e valoroso compagno di fede Ten. Colonnello Paolo Greco, della sezione nazionalista di Nola.
Il Col. Greco, valoroso soldato e fervente nazionalista combatterà in nome dei nostri ideali una magnifica battaglia e deve avere l’appoggio unanime, pronto e disinteressato di tutti i nostri amici e simpatizzanti affinché il suo nome esca vittorioso dalla lotta in questo momento di tanta confortante riscossa nazionale.
La Giunta Esecutiva fa vivissimo invito a tutti i soci residenti in provincia di Caserta sia isolati che riuniti in sezione di mettersi a disposizione del nostro candidato, di esplicare tutta la loro azione di propaganda a suo favore, ed ha piena fiducia che tutti i soci adempiano con ardore e con entusiasmo a questo loro dovere al quale sono connesse le fortune avvenire della propaganda e della organizzazione nazionalista in Terra di Lavoro.
Il Segretario Generale
Umberto Guglielmotti

31) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Dal prefetto di Caserta, Domenico Caruso, al Ministero dell'Interno]

Ministero dell’Interno
Gabinetto del Ministro
(Ufficio Cifra)
Telegramma 16193

Da Caserta, 1/5/1921 Ore 15, Arrivo Ore 18, 30

Direzione Generale P.S.

1274- Sottoprefetto Sora telegrafa che ieri mattina convennero Alvito Colonnello S. M./ Greco Paolo e On. Visocchi. Città addobbata con festoni tricolori bandiere nazionali. Popolazione entusiasta acclamò Re e Commisario Prefettizio. Formatosi corteo si soffermò sede sezione socialista togliendo effigie Lenin che folla bruciò. Richiese quindi Sindaco socialista bandiera rossa: ottenutala senza difficoltà venne bruciata. Alle ore 13, 30 il Colonnello Greco e On. Visocchi partirono per San Donato Val Comino.
Telegraficamente interessato Sottoprefetto a far conoscere provvedimenti preventivi adottati azione svolta forza pubblica per impedire accaduto e se conseguita identificazione colpevoli siasi proceduto loro arresto o denunzia.
Ho rinnovato ancora raccomandazioni osservanza istruzioni ministeriali.
Prefetto Caruso

32) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Dal prefetto di Caserta, Domenico Caruso, al Ministero dell'Interno]

Ministero dell’Interno
Gabinetto del Ministro
(Ufficio Cifra)

Telegramma 16287

da Caserta 1- 5- 1921, ore 23, arrivo ore 7 del 2
Ministero Interno P. S.
Seguito mio precedente telegramma comunico seguenti altre notizie ora pervenutemi.
Fondi ove ore 14, 30 gruppo fascisti giunti improvvisamente da Formia con camion tennero comizio propaganda fascista con intervento circa 500 persone senza incidenti. Provvedutosi denunzia per uso camion senza autorizzazione.
Piedimonte d’Alife, ore 16, svoltisi contemporaneamente su diverse piazze comizi socialista e fascista, il primo con intervento Lollini. Gruppo 50 fascisti, dopo comizio, essendosi riservato località ove erano socialisti furono accolti a sassate da alcuni e colpi rivoltella. Non si deplorano feriti per pronta energica azione forza pubblica.
Arrestati due socialisti, uno per porto e sparo rivoltella. Fascisti forestieri ripartiti. Lollini rimasto in luogo. A Sora ore 17 comizio candidati lista Visocchi tra cui colonnello Greco e On. Tosti con intervento 100 persone riuscito agitato, però per contraddittorio avv. Di Blasio della lista opposizione. A Roccasecca circa 300 fascisti provenienti da Arpino avrebbero invaso bruciando suppellettili circolo socialista, fatto chiudere preventivamente da quel sindaco.
Nessuna vittima, in proposito mancano notizie da parte sottoprefetto cui telegrafo per conoscere azione forza pubblica.
Prefetto Caruso

33) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Dal prefetto di Caserta, Domenico Caruso, al Ministero dell'Interno]

Ministero dell’Interno
Gabinetto del Ministro
(Ufficio Cifra)

Telegramma N. 16201

Da Caserta, 1/5/1921- ore 15, 15- arrivo ore 19

Ministero Interno Direzione Generale P.S.
N° 1275 Sindaco San Donato Val Comino ha ieri sera telegrafato che ore 14, 30 protestando che comitiva fascisti provenienti da Alvito, aperta porta Municipio, aveva invaso Ufficio commettendo danni contro atti violenza. Fascisti avrebbero promesso altra incursione per Domenica sette corrente [1921] stop. Ho telegraficamente richiesto Sottoprefetto Sora accertamenti fatti denunzia colpevoli, azione svolta Arma Carabinieri per impedire lamentata invasione. Ho rinnovato eccitamenti per energiche misure prevenzione e repressioni raccomandando osservanza istruzioni ministeriali. Riservomi riferire.
Prefetto Caruso

34) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Dal prefetto di Caserta, Domenico Caruso, al Ministero dell'Interno]

Telegramma- Espresso di Stato
Autorità Mittente

Regia Prefettura di Caserta, 2 maggio 1921

N°1130/2 al N°9628 del 25 aprile u.s. Con separate note rispondo circa proroga contratti agrari del Sorano e circa addebiti fatti al Capitano dei RR. Carabinieri di Capua, Rocco Vadalà.
Quanto alle spedizioni fasciste informo che non risulta che i fascisti di Arpino siano armati. Capo di essi è l’avvocato Di Fazio Francesco. Commissario di P. S. in missione Arpino ha diffidato a non eccitare animi e ad evitare ragioni di conflitto tutti componenti il Direttorio del fascio di cui anche avv. Di Fazio. Il Pelagalli Augusto che passa per cocainomane è realmente uno dei più accesi fascisti. Egli è attentamente sorvegliato dal padre Cav. Pelagalli Luigi e finora non ha dato luogo a speciali rimarchi. Il Sottoprefetto informando che lo spirito pubblico di Arpino effettivamente non è rassicurante per cui non potranno mancare incidenti, ritiene che essendo quei fascisti quasi tutti studenti e conosciuti nel Circondario, essi difficilmente si esporranno a compiere atti che possano rivestire carattere di reato. Infine perché detti fascisti non sono in possesso di armi; ma potrebbero procurarsele dai parenti od amici si è provveduto anche a diffidare costoro perché custodiscano le armi in modo da impedire che possano essere asportate dai giovani parenti o amici.
Sono poi interceduti accordi tra Commissario di P.S. in missione Arpino e capi dei fascisti locali.

Il Prefetto
Domenico Caruso

35) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Dal prefetto di Caserta, Domenico Caruso, al Ministero dell'Interno]

Telegramma- Espresso di Stato
Ministero

Regia Prefettura di Caserta, 2 maggio 1921

N° 1130- Di seguito mio telegramma 27 scorso aprile pari numero relativo incursione fascisti nei locali sezione socialista Sora, pervenutimi chiarimenti da quel Sottoprefetto, non posso che confermare ragguagli forniti nel succitato telegramma. Movimento fascisti fu così rapido e strategicamente abile che, nonostante misure preventive di vigilanza in tempo adottate nei limiti forza disponibile, non poté essere evitato; né può farsi addebito pel mancato arresto fascisti poiché costoro furono subito circondati e protetti da imponente folla acclamante per cui sarebbe stato in quel momento assai pericoloso per ordine pubblico spiegare azione energica e risoluta che non fosse unicamente diretta ad impedire altre violenze e scongiurare collisioni.
Il fatto è stato denunziato alla autorità giudiziaria e sono in corso indagini per identificazione autori materiali danneggiamento. Nei riguardi del contegno serbato da funzionari ed agenti in quella contingenza, il sottoprefetto segnala ch’esso fu encomiabile, poiché valse a contenere intemperanze folla, evitando incidenti più gravi e dolorosi.
Il Prefetto
Caruso

36) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Francesco Zito al Comitato Centrale dei Fasci]

Fascio Italiano di Combattimento
Piedimonte d’Alife

Piedimonte d’Alife, 2-5- 1921

Spettabile Comitato Centrale Fasci Italiani di Combattimento,
Milano
Via Paolo da Cannobio, 20

I leghisti rossi locali avevano organizzato per il 1° Maggio una solenne dimostrazione con l’intervento dell’ex Deputato [Vittorio] Lollini, per provocarci, col proposito di annientare il nostro fascio nascente, ed era atteso ieri alle 11, da circa cinquecento leghisti e leghiste con musica all’entrata del paese. Sicuro dell’agguato, telegrafai ai fasci viciniori, chiedendo rinforzo. Intervenne quello di Capua con la squadra di azione, essendo gli altri impegnati localmente.
Ottenuto che il comizio socialista non avvenisse in città ma alla periferia di essa, ci apprestammo al Comizio Fascista in Piazza Municipio, quando circa trecento leghisti, al canto di «Bandiera Rossa», tentarono di irrompere in piazza. Li respingemmo energicamente e dopo aver effettuato il nostro comizio, ci dirigemmo al comizio socialista in Piazza Val Paterno, per chiedere il contraddittorio. Ci si rispose a colpi di rivoltella; passammo decisamente al contrattacco e disperdemmo i leghisti, mentre Lollini riusciva a rifugiarsi in un fienile. Vi furono due leghisti feriti.
Ci troviamo senza armi e senza risorse finanziarie e data l’ostilità delle 2 leghe comuniste (tessile e minatori) che ci minacciano seriamente, Vi preghiamo di volerci dare i mezzi per poterci difendere e fronteggiare la situazione.
Colgo l’occasione per assicurarvi che, con pubblico manifesto e dietro esemplare avuto da Caserta, abbiamo diffidato gli elettori circa l’abusivo uso del nostro simbolo da parte della lista [di Antonio] Casertano.
Gradite distinti saluti Il Segretario Fiduciario
Francesco Zito

37) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giovanni Porzio, al sottoprefetto del circondario di Sora]

Ministro dell’Interno
Gabinetto del Ministro
Ufficio Cifra Per Comunicazione alla Dir. Gen. P. S.

[Roma,] 4/5/1921 ore 13, 10, cifrato

[Al] Sottoprefetto [di] Sora

N. 10548 stop Richiamo sua attenzione su situazione Arpino dove squadre giovanetti armati intimoriscono cittadini e provocano disordini stop Provveda applicando con energia e con imparzialità la legge stop
Il Sottosegretario alla Presidenza
Porzio

38) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Francesco Zito al Comitato Centrale dei Fasci]

[Piedimonte d’Alife, 9 maggio 1921]

Fascio Italiano di Combattimento,
Piedimonte d’Alife

L’Assemblea generale di questo Fascio, riunitasi il 9 corr. Maggio [1921], a grande maggioranza ha eletto il Direttorio in persona dei Sigg.:

Brioschi Giacomo - Direttore Cotonificio
Della Villa Guglielmo – Medico Chirurgo
Guastalla Alberto – Capo- tecnico Industrie Tessili
Lombardi Arturo – Industriale
Masciotta Pasquale – Industriale
Steiner Angelo – Ingegnere
Vetere Edoardo – Industriale
Il Segretario
Francesco Zito

39) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Dal Comitato Centrale dei Fasci al Fascio di Piedimonte d'Alife]

[Milano,] 12 maggio 1921

Spett.
Fascio di Combattimento di Piedimonte d’Alife

Questa Commissione di Finanza non ha potuto accogliere la Vostra richiesta di fondi contenuta nella Vostra lettera del 2 corr.
Apprezziamo con la massima simpatia l’attività che Voi svolgete e vorremmo, se i nostri mezzi ce lo permettessero venirVi subito in aiuto. Ad elezioni finite prenderemo in considerazione i Vostri bisogni e Vi preghiamo di rinnovarci la richiesta nel mese di giugno, tenendo però presente che i nostri aiuti non possono essere che modesti.
Gradite intanto i nostri migliori saluti.
[non firmata]

40) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Cesare Rossi a Francesco Zito]

[Milano,] 13 Maggio, 1921
Al Signor Zito,
Piedimonte d’Alife (Caserta)

Prendiamo atto del telegramma pervenutoci che annuncia la costituzione del Fascio anche fra voi. Plaudiamo alla nobile iniziativa e salutiamo i nuovi compagni di lotta.
Attendiamo però una comunicazione più ufficiale e particolareggiata coll’elenco dei soci e delle cariche speciali ad essi affidate.
Le tessere e i distintivi saranno spediti non appena ricevuto il documento che chiediamo con preghiera d’indicarci il fabbisogno preciso.
Vi raccomandiamo inoltre di raccogliere abbonamenti al nostro giornale “Il Fascio”.
In attesa vi salutiamo.
Cesare Rossi

41) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Francesco Zito al Comitato Centrale dei Fasci]

Fascio Italiano di Combattimento
Piedimonte d’Alife (Caserta)

Piedimonte d’Alife, li 27 Maggio 1921

Onorevole Comitato Centrale Fasci Italiani di Combattimento,

Milano
A seguito Vostra lettera 13 corrente pregiomi rimettervi il modulo statistico con l’elenco del direttorio, il quale non ha eletto il presidente perché di comune accordo i singoli membri vogliono collettivamente assumere la responsabilità di qualsiasi atto.
Vi sollecito la spedizione dei distintivi e delle tessere in numero di 125.
Avrei procurati altri abbonati al giornale “Il Fascio” se Voi aveste provveduto all’invio del medesimo ai 23 abbonati precedentemente segnalatiVi, accludendoVi l’importo dell’abbonamento e se spedite le 50 copie settimanali al rivenditore Sig. Salerno.
Mi è difficile fare la reclame perché il giornale è sconosciuto ed anche perché gli abbonati che hanno già pagato non lo ricevono ancora.
Vi prego perciò di voler provvedere con cortese sollecitudine. Gradite distinti saluti.
Il Segretario Fiduciario
Francesco Zito

42) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Cesare Rossi a Francesco Zito]

[Milano,] 31 Maggio 1921

Al Sig. Francesco Zito
Piedimonte d’Alife, (Caserta)
Rispondiamo un po’ in ritardo alla vostra lettera, ritardo impostoci dall’enorme lavoro che ci è affidato. Accusiamo ricevimento del vaglia di Lire 230, con l’assicurazione che dal prossimo numero ai nuovi abbonati sarà regolarmente spedito il giornale. Sarà provveduto anche all’invio di 50 copie settimanali all’indirizzo del Sig. Salerno.
Attendiamo di ricevere il modulo statistico riempito e la comunicazione ufficiale del Fascio costituito per potervi inviare le tessere e i distintivi di cui dovrete dar conto direttamente a questa Segreteria Amministrativa .
Uniamo la tessera di corrispondente pel 1921.
Coi più cordiali saluti,
Cesare Rossi

43) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Alfredo Bellocchio al Comitato Centrale dei Fasci di Combattimento]

Caserta, 18 Giugno 1921

Al Comitato Centrale dei Fasci di Combattimento,
Milano

Il diritto che ho alla vita ed il dovere che ho di camparla, mi mettono – dopo avere inutilmente cercato di superare i mille ostacoli che ho incontrato durante il periodo in cui ho coperto la carica di Fiduciario per il Fascio di Combattimento di Caserta- nella necessità dolorosa di non poter restare oltre a questo posto, a meno che non intenda affamare con me, mia moglie ed una bambina.
Gli è che sono impiegato privato, addetto essenzialmente alle Cooperative di Produzione e Lavoro che, manco a dirlo, sono emanazioni di altrettanti partiti politici in lotta aperta tra loro. Da semplice fascista io potrò meglio esplicare le mie funzioni professionali, e quindi, vivendo da Fiduciario, questo mi sarebbe possibile solamente nel caso intendessi fare una politica di accomodamento, in ogni caso a danno del Fascio, la quale cosa a me ripugna.
D’altro canto io posso essere già sostituito ottimamente da gente che ha ragione di fregarsene di tutti, fra i quali mi permetto consigliare il prof. Buttini Lorenzo, da vecchia data corrispondente del Popolo d’Italia. Sono quindi a pregare per l’accettazione delle mie dimissioni e di provvedere con cortese urgenza alla sostituzione.
Tutta la mia fede per la Santa idea fascista.
Bellocchio Alfredo
[Residente in] Via S. Agostino 27, Caserta

44) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Francesco Zito al Comitato Centrale dei Fasci]

[p. 1] Fascio Italiano di Combattimento,
Piedimonte d’Alife (Caserta)

Piedimonte d’Alife, li 21 Giugno 1921

[All'] On. Comitato Centrale Fasci Italiani di Combattimento
Milano,
20 Via Paolo da Cannobio,
Finora non ci sono pervenute le tessere e i distintivi richiesti a suo tempo, dei quali vi sollecitiamo la spedizione, rinnovandovi la richiesta per le armi e qualche fondo di denaro per poter fronteggiare le spese ingenti che finora abbiamo sostenuto esclusivamente in pochi che sentiamo la purezza e l’alta idealità del movimento fascista, e per il quale siamo giornalmente esposti agli agguati che ci tendono i rossi arrabbiatissimi e viscidi rettili del Partito Popolare Italiano.
Appena ieri unicamente perché sono qui l’esponente più in vista del movimento fascista fui provocato da un tal D’Antonio spalleggiato da sei o sette teppisti rossi e neri in fraterno connubio, che vistomi solo credevano poter aver ragione col numero. Fui costretto a schiaffeggiare il primo e difendermi a cazzotti dagli altri e per il pronto intervento della forza pubblica agli ordini del Commissario Marocco fu ristabilito l’ordine con il fermo dell’energumeno D’Antonio, un tale, che durante la guerra, è stato a fare la guardia di finanza sulla spiaggia di Torre Annunziata.
Ma noi abbiamo bisogno soprattutto del vostro appoggio morale e materiale e vi preghiamo quindi di voler espletare al più presto le nostre richieste perché dovendo quanto prima inaugurare il gagliardetto desideriamo che tutti i fascisti siano muniti del distintivo e [p. 2] della tessera. Vi rinnoviamo ancora una volta la preghiera affinché provvediate che i nostri abbonati ricevano il giornale “Il Fascio”, che dal mese di aprile a tutto oggi non hanno ricevuto alcun numero, mentre le copie spedite al rivenditore arrivano regolarmente.
Siamo spiacenti per non aver visto sul Popolo d’Italia il nostro telegramma di incondizionata, sincera e sentita adesione al nostro duce Mussolini.
In attesa di gentile e sollecito riscontro, alalà!!!
Il Segretario Fiduciario
Francesco Zito

45) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Alfredo Bellocchio al Comitato Centrale Fascio Combattimento]

Memorandum del Fascio Casertano Combattimento,

Caserta li 27 Giugno 1921

Al Sig. Comitato Centrale Fascio Combattimento- Milano.
Gradiremo spedizione contrassegno:
Cento tessere, cento distintivi.
Vi Salutiamo
Fiduciario Bellocchio,
Corso Umberto 8

46) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Cesare Rossi ad Alfredo Bellocchio]

Milano, 28 giugno 1921

Egregio Signor Bellocchio Alfredo
Caserta
Sentiamo le vostre ragioni, e pur dispiacenti di dover perdere la vostra preziosa collaborazione, non possiamo che accettare le vostre dimissioni dalla carica di Fiduciario del Fascio di Combattimento di Caserta. Scriviamo oggi stesso al prof. Buttini Lorenzo, da voi indicatoci, per sentire da lui se è disposto ad accettare l’incarico. Pregandovi di voler rimanere al vostro posto sino a che non siate sostituito, vi ringraziamo e salutiamo cordialmente.
Cesare Rossi

47) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Cesare Rossi a Lorenzo Buttini]

Milano, 28 giugno 1921

Egregio Prof. Buttini Lorenzo,
Fascio di Combattimento di
Caserta

Il fiduciario del Fascio di Caserta, dimissionario, ci indica il vostro nome come quello che potrebbe succedergli nella carica. Siamo pertanto a pregarvi di volerci con benevola sollecitudine informare se siete disposto ad accettare tale carica, dovendo procedere con urgenza alla sostituzione del Fiduciario dimissionario.
Con stima Vi salutiamo
Cesare Rossi

48) ACS, MRF), busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Alfredo Bellocchio al Comitato Centrale per i Fasci Italiani di Combattimento]

Caserta, 1° luglio 1921

Spettabile Comitato Centrale per i Fasci Italiani di Combattimento,
Milano
Il Prof. Buttini Lorenzo informato da me e dalla rispettiva missiva, accetta l’incarico che gli viene da codesto Spettabile Comitato Centrale, ed oggi stesso ne informerà direttamente.
Dopo di che io torno al mio posto di combattimento con sicura fede nell’avvenire del Fascismo.
Ossequio
Bellocchio Alfredo

49) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Lorenzo Buttini al Comitato Centrale Fasci di Combattimento]

Caserta, 1° luglio 1921

[Dal] Prof. Lorenzo Buttini, Pubblicista
Piazza Amedeo, 3, Caserta

Spettabile Comitato Centrale Fasci di Combattimento, Milano,

Con volontà pari alla fede fascistica accetto la carica di Fiduciario, sicuro di dare tutto il mio meglio. Coi più alti sensi d’osservanza.
Devotissimo
Lorenzo Buttini

50) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Dal Comitato Centrale dei Fasci a Francesco Zito]

[Milano,] 4 luglio 1921

Egr. Sig. Francesco Zito
Piedimonte d’Alife (Caserta)

A v. s. in data 21 giugno u. s.
Vi significhiamo che tessere e distintivi vi furono spediti in data 8/6/1921, e speriamo quindi che a quest’ora li abbiate ricevuti. Riguardo alle armi, non è abitudine rifornirle noi. Pel sussidio richiesto, abbiamo passata la vostra domanda alla commissione finanziaria, la quale non mancherà di farvi conoscere l’esito della richiesta.
Passiamo il vostro reclamo per non ricezione del Fascio all’amministratore del giornale, per i provvedimenti del caso.
Saluti Carissimi
[Non firmata]

51) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Angelo Boggia a Cesare Rossi. Documenti posti erroneamente nel fascicolo «Piedimonte d’Alife»; in realtà, riguardanti Alife]

Alife , 6 luglio 1921

[ p. 1] [ nota, a matita, di Cesare Rossi: Rispondergli molto benignamente e contentarlo subito in tutto]
Caro Rossi,
Ho reputato mio dovere di fascista approfittare della mia attuale permanenza nel Mezzogiorno per osservare sino a qual punto quelli che si dicono fascisti siano veramente tali, e sino a qual punto le loro convinzioni [e/o: i loro credi] siano permeate dalle idee fasciste. Ed i risultati sono quelli che espongo. Mi riferisco al territorio di campagna di Terra di Lavoro.
Lo spirito patriottico è molto elevato, come sempre; il fascismo ha molte simpatie solamente perché in esso è stato ravvisato il mezzo per combattere i nemici della Patria, i socialisti. V’è mancanza totale di conoscenza del programma fascista specie per quanto riguarda il periodo di ricostruzione; molto disorientamento. Tutti i fascisti con i quali ho conversato [p. 2] mi han dato l’impressione che non conoscono cosa sono e cosa vogliono i fascisti. Un ferroviere fascista del fascio di Santa Maria Capua Vetere, ad esempio, mi ha chiesto, tra l’altro, cos’era il distintivo che porto all’occhiello, alludendo al distintivo dei fasci. Il terreno è fertilissimo ed a mio parere atto a ricevere e fecondare i nostri semi.
Io mi propongo:
1° Fare opera di propaganda sia orale (cosa che ho sempre fatto) sia con mezzi materiali [con la] attraverso la distribuzione di fogli e fascicoli che cercherò di commentare;
2° Istituire il fascio ad Alife (prov. di Caserta) ove risiedo per ora, ed in un secondo tempo in altri centri. Ma ciò, beninteso, dopo avere svolto opera di propaganda efficace in modo da poter contare in ogni circostanza sugli [ p. 3] aderenti.
Per fare ciò mi occorrono degli opuscoli e fogli di propaganda; ottimo l’opuscolo “Orientamenti teorici e postulati pratici” di cui le ultime copie che avevo e che da voi mi furono date circa un anno fa, ho distribuito in alta Italia al Politecnico.
Mi occorre, inoltre, il vostro consiglio, quello di persona più esperta e pratica nel lavoro di organizzazione.
Non ancora ho rassegnato le dimissioni dal Fascio Milanese perché non ancora ho fissato la mia residenza e potrebbe anche darsi che ritorni a Milano.
A Piedimonte d’Alife esiste un fascio; è in regolari rapporti col Comitato Centrale? Nelle ultime elezioni ha sostenuto la candidatura del versicolore [Teodoro] Morisani; [p. 4] io ho l’impressione ( che potrebbe anche essere sbagliata perché si basa solo sulla conoscenza delle persone che lo dirigono, e non su specifici dati di fatto) trattarsi di opera intesa a favorire interessi personali.
Vi sarò gratissimo se vorrete compiacervi di favorirmi i predetti opuscoli di propaganda, nonché dei vostri consigli. Io farò come voi mi direte.
Il Popolo d’Italia è pochissimo diffuso. Non è stata prospettata mai al nostro capo, Mussolini, la opportunità di trasferirlo da Milano a Roma e favorirne con altri mezzi la diffusione in queste plaghe ove si è costretti a leggere ciò che stampa “Il Mattino” versicolore, già critico e [da] sempre antifascista. [p. 5] Oso sperare in un vostro riscontro e vi prego di gradire i miei più cordiali saluti che porgo pure al Signor Pasella.
Vostro
Ing. Angelo Boggia
(ex tenente dei Carabinieri; fascista della prima ora)

Indirizzo: Ing. Angelo Boggia, Alife (Prov. di Caserta)

52) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Cesare Rossi ad Angelo Boggia. Documenti posti erroneamente nel fascicolo «Piedimonte d’Alife»; in realtà, riguardanti Alife]

[Milano,] 9 luglio 1921

Egregio Signor Angelo Boggia,
Alife (Caserta)

Mi compiaccio vivamente con Lei per quell’attività che Ella esplica nella Sua regione a beneficio del Fascismo. Qui compiegati troverà alcune circolari che potranno servirLe di norma per la eventuale costituzione di Fasci. A Piedimonte d’Alife ne esiste uno però; di già, ed è in continui rapporti con noi. Le abbiamo rimesso N. 100 libretti dei nostri “Postulati Teorici” che Le serviranno per la propaganda.
Saluti cordialissimi,
Suo
Cesare Rossi

53) ACS, MRF, busta 31, fascicolo 113, sottofascicolo 241, «Itri. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Giovanni Marinelli a Giuseppe Manzi]

[Milano,] 9 luglio 1921

[Al] Fascio di Itri (Caserta)
Segretario Politico, Manzi Giuseppe.

[Ad una richiesta di denaro da parte della Sezione fascista di Itri, Giovanni Marinelli, del Comitato Centrale dei Fasci di Combattimento, rispose che avrebbe inviato solo cento Lire, con un assegno della Banca Italiana di Sconto N. 691549].

54) ACS, Min. Int. , DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Dal sindaco di Itri, Ferruccio Pennacchia al presidente del Consiglio dei Ministri]

Ministero dell’Interno
Gabinetto del Ministro
Telegramma 25880
(Ufficio Cifra)

Da Itri 13/7/1921, Ore 9, Arrivo Ore 14 e 30

S. E. Bonomi
(P.S.)
Autorità, Funzionari P.S. locale finora passivi verso sistematiche sopraffazioni, violazioni libertà, compiute fascisti, continuano protezione degli elementi turbolenti. Popolazione oltraggiata eleva S. E. voce sdegno integrale sostituzione immediata Funzionari, ritorno impero legge.
Sindaco Rag. Ferruccio Pennacchia

55) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Don Luigi Sturzo a Ivanoe Bonomi, presidente del Consiglio dei Ministri]

Copia di lettera del Segretario Politico del P.P.I. in data [Roma] 14- 7- 1921

[Telegramma] N° 22727

A Sua Eccellenza l’On. Prof. Ivanoe Bonomi,
Presidente del Consiglio dei Ministri
Roma

Mi giungono da Itri (Caserta) notizie di continue sopraffazioni ai danni dei popolari locali i quali non sono protetti né difesi dalla forza pubblica, che sembra spalleggiare gli aggressori.
Faccio presente la cosa alla E.V. pregandola di voler esaminare se non sia il caso di allontanare da quella sede il commissario di P.S. e il maresciallo dei RR. CC. responsabili di tali fatti.
Sarò veramente grato alla cortesia dell’E.V. per un cenno di cortese riscontro.
Ossequi distinti e vive grazie anticipate.
Il Segretario Politico
Sturzo

56) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Da Antonio Cardi a Ivanoe Bonomi, presidente del Consiglio dei Ministri]

N° 26036
Ufficio della Cifra

da Itri 14- 7- 1921, Ore 10. 50, Arr. Ore 15

Sua Eccellenza Ministro Bonomi (P.S.)
Continuano sopraffazioni fascisti spalleggiati pubblica sicurezza. Pregasi immediata sostituzione Commissario, Maresciallo.
Segretario Politico Popolare
Antonio Cardi

57) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Due telegrammi dal Ministero dell'Interno per il prefetto di Caserta]

[1]
[Dal ] Comm. Bonfanti

S. E. Beneduce desidera che si telegrafi subito al prefetto di Caserta raccomandandogli di tutelare la cittadinanza di Itri contro le intemperanze dei fascisti.
Gabinetto del Ministero dell’Interno
Telegrafato al Prefetto

16/7/ 1921 Roma

[2]
Regno d’Italia
Ministero dell’Interno
Dispaccio Telegrafico Direzione Generale P.S.
Divisione Affari Generali e Riservati
Ufficio della Cifra

Spedito [da Roma] li 16 Luglio 1921

Prefetto Caserta
Continuano a pervenire numerose et autorevoli proteste per intemperanze fascisti Itri.
Pregasi provvedere efficace tutela cittadinanza con rigoroso accertamento responsabilità si assicuri telegraficamente.

Pel Ministro
[firma illeggibile]

58) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Dal prefetto di Caserta, Domenico Caruso, al Ministero dell'Interno]

Telegramma- Espresso di Stato

[Dalla] R. Prefettura di Caserta

[Al] Ministero dell’Interno,

[Caserta,] 16 Luglio 1921

N° 1494 al N° 16503 odierno- Proteste provenienti da Itri a codesto Ministero devono essere esagerate stante che Sottoprefetto Formia in data 15 corrente mi comunica per telespresso quanto segue:
«Nessun fatto nuovo si è verificato tra fascisti e social-comunisti di Itri da giustificare telegramma quel Sindaco, anzi da comunicazioni ricevute funzionario 14 corrente risulta che rapporti fra appartenenti detti partiti, pur continuando a mantenersi bastantemente tesi, sono di molto migliorati in confronto al passato Sindaco, come in altra occasione rappresentai; è padre dei tre più accesi socialisti uno dei quali, arrestato e denunciato per sparo rivoltella e incitamento rivolta, è stato da qualche giorno messo in libertà provvisoria.
A mia iniziativa e colla coadiuvazione comandante locale compagnia Arma RR. CC. sono state iniziate pratiche per conseguire pacificazione animi e accordo tra i componenti i due partiti.
Come feci presente mio telespresso 12 corrente occorrendo presenza Gaeta titolare quell’Ufficio P.S. e per disimpegnare anche Commissario Piccarreta colà in missione avevo disposto che Vice Commissario Carulli fosse rientrato in residenza, provvedimento che ho creduto opportuno sospendere in pendenza trattative per detta conciliazione. Mentre mi riservo per conoscere esito trattative stesse assicuro che non mancherò vigilare per scrupolosa sicurezza e tutela ordine pubblico».
Tuttavia, a seguito telegramma odierno di cotesto On. Ministero assicuro di aver in pari data impartite nuove rigorose disposizioni a quel Sottoprefetto affinché sia in ogni caso provveduto efficace tutela cittadinanza e accertamento eventuali responsabilità.
Prefetto
Caruso

59) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Dal prefetto di Caserta, Domenico Caruso, al Ministero dell'Interno]

Telegramma- Espresso di Stato
Ministero dell’Interno
Autorità Mittente
Regia Prefettura di Caserta, 18/7/1921

N° 1494. A seguito del mio telespresso 16 corrente responsivo a telegramma N° 16523 di cotesto On. Ministero, trascrivo per intelligenza il seguente telegramma, oggi direttomi dal Sottoprefetto di Formia, circa situazione ordine pubblico Itri:
“Assicuro V.S. aver confermate necessarie disposizioni per efficace tutela ordine pubblico a garanzia cittadini contro eventuali intemperanze qualsiasi partito Itri. È mio dovere manifestare però che nessun fatto nuovo si è colà verificato che possa giustificare proteste cui accennasi telegramma 16 corrente N° 1494 V.S.
Informo inoltre aver disposto che Vice Commissario di Sessa Aurunca rechisi domani brevissima missione Itri per efficace cooperazione funzionario colà in missione tutela ordine pubblico in occasione festività Madonna della Civita”.
Il Prefetto
Caruso

60) ACS, MRF, busta 31, fascicolo 113, sottofascicolo 241, «Itri. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Cesare Rossi al Fascio di Itri, in risposta ad un precedente telegramma inviato al Comitato Centrale dei Fasci di Combattimento in segno di solidarietà per le vittime fasciste di Sarzana]

[Milano,] 26 luglio 1921

Spettabile Fascio di Combattimento di
Itri
Il vostro telegramma di solidarietà per le vittime di Sarzana viene da noi considerato come una riprova di quello spirito di disciplina che deve animare i Fascisti tutti per la realizzazione del Bene della Nazione.
Cordialmente
Cesare Rossi

61) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Dal prefetto di Caserta, Domenico Caruso, al Ministero dell'Interno]

Ministero dell’Interno
Gabinetto del Ministro

Telegramma 28950
(Ufficio Cifra)

Da Caserta li 6-8- 1921, ore 20- arrivato ore 24

Direzione Generale della P.S.
N. 1852-Sottoprefetto Formia mi telegrafa, giusta assicurazione funzionario P.S. in missione Itri, che risultano inesistenti sopraffazioni di cui al telespresso ministeriale 20472 del 30 Luglio u.s., né alcuna denuncia al riguardo est pervenuta a quell’ufficio sicurezza ed Arma RR. Carabinieri.
Prefetto Caruso

62) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Angelo Boggia a Cesare Rossi. Documenti posti erroneamente nel fascicolo «Piedimonte d’Alife»; in realtà, riguardanti Alife]

[Alife, 15 agosto 1921]

[ p. 1] Signor Rossi,
Con mio sommo rincrescimento debbo dirle che la mia attività fascista è completamente arenata poiché ho inutilmente atteso sino ad oggi 15 agosto i 100 opuscoletti che Ella mi annunziava con lettera del 9 luglio. E di conseguenza non è stato neppur da pensare di raccogliere abbonamenti per “Il Fascio”.
Denari potrò chiederne, una volta costituito il fascio, ma non prima. Mi ripromettevo ed ancora mi riprometto di raccogliere non moltissimi ma molti abbonamenti, e di far venire qui una ventina di copie del “Popolo”. Gli ostacoli [p. 2] sono molti e poco appariscenti (ciò che è peggio). Qui v’è dominante il Partito Popolare [ Pipì- Ppi] che è forte e per numero e per la furberia dei dirigenti. La propaganda orale (sono io solo!) rende poco; i simpatizzanti sono molti, ma bisogna che anch’essi siano permeati del nostro programma. Saremo in pochi, ma sicuri. Però non debbo essere abbandonato perché, ripeto, oralmente ben poco si può fare, dato il tenore di vita che mi è imposto dalla professione. Voglio sperare che Ella vorrà farmi spedire gli [p. 3] opuscoletti “Postulati pratici” che, come da mesi ho scritto – mi annunziava un mese fa. Pari data rassegno le dimissioni dal Fascio Milanese di Combattimento.
Saluti cordiali-
Ingegnere Angelo Boggia
Alife, 15 agosto 1921
Ing. Angelo Boggia

Alife (Caserta)

63) ACS, Min. Int., DGPS, DAGR, Anno 1921, b. 94, f. (G.1 Fascio) «Caserta e Provincia»

[Da Vittorio Lollini al Ministero dell'Interno]

Ufficio Cifra 32114

Da Santa Maria Capua Vetere, li 5. 9. 1921, Ore 8.20, Arrivo 13. 30

Ministero Interno, Direzione Generale Pubblica Sicurezza
Opera subdolamente partigiana filofascista funzionario P.S. Capua, impone immediato allontanamento per evitare luttuosi avvenimenti.
Lollini

64) ACS, MRF, busta 36, fascicolo 113, sottofascicolo 369, «Piedimonte d’Alife. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Umberto Pasella ad Angelo Boggia]

[Milano,] 10 settembre 1921

Egr. Sig. Angelo Boggia
Alife (Caserta)
A vostra in data 15 agosto u. s.
Siamo spiacenti che per un inspiegabile disguido postale non siate venuto in possesso degli opuscoli di propaganda da noi speditivi. Contiamo ad ogni modo sulla vostra fede fascista perché la predicazione della nostra Idea possa riprendere con maggior lena non appena riceverete i cento opuscoli che torniamo a spedirvi oggi stesso.
In attesa di vostre ulteriori notizie vi salutiamo cordialmente.
Umberto Pasella

65) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Michele Bianchi a Lorenzo Buttini]

[Milano,] 2 dicembre 1921

Al Prof. Lorenzo Buttini, Caserta
Per importanti e delicati lavori che questa Direzione deve svolgere vi preghiamo di saperci riferire con la maggior sollecitudine possibile quale somma di voti hanno raggiunto le liste di candidati presentati nelle elezioni del maggio u. s. [1921] .
Bene si intende che i voti vanno distinti per lista presentata. In attesa di vostro pronto riscontro, cordialmente vi salutiamo.
Michele Bianchi

66) ACS, Mostra della Rivoluzione Fascista (d’ora in poi MRF), busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Oscar Palazzo al Comitato Centrale dei Fasci di Combattimento]

Fasci Italiani di Combattimento, Fascio di Caserta.
Partito Nazionale Fascista, Sezione di Caserta

Caserta, 20 dicembre 1921

Onorevole Comitato Centrale del Partito Nazionale Fascista, Milano

Pregiomi comunicare a codesto Comitato che la sera del 18 corrente [dicembre 1921] , nella sede di questa Sezione del Partito, si sono riuniti sotto la presidenza del Segretario Politico del Comitato Regionale, Capitano Padovani Sig. Aurelio, alcuni elementi dei vecchi Fasci per procedere all’esame della situazione locale e gettare le basi per la riorganizzazione della Sezione. Dopo discussioni, venne approvata la nomina di una Commissione con pieni poteri per procedere alla costituzione ex novo della Sezione del Partito.
A far parte della Commissione vennero chiamati: Maggiore Palazzo Cav. Oscar, Capitano Tirabassi Cav. Attilio, Prof. Barrabini Cav. Mario, Avv. Lamberti Alfonso, Sig. Magliano Mario.
Al Maggiore Palazzo venne affidato l’incarico di Segretario [p. 2] Politico , ed il suo recapito privato è Via Napoli N. 28. Si fa riserva d’inviare copia del verbale relativo.
Il recapito provvisorio della Sezione del Partito è in Piazza Vanvitelli, Palazzo Vecchio.
Con Osservanza
Il Segretario Politico
Oscar Palazzo

[Timbro tondo: Partito Nazionale Fascista, Sezione di Caserta]

67) ACS, MRF, busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Ottavio Marinoni a Oscar Palazzo]

[Milano,] 29 dicembre 1921

Sig. Maggior Palazzo Cav. Oscar per il Fascio di Caserta
Caserta, Via Napoli 28
Riceviamo la vostra graditissima in data 20 corrente [20 dicembre 1921] e prendiamo nota, con vivo piacere, della ricostituzione del Fascio di costì.
Vi assicuriamo ogni nostro appoggio morale alla iniziativa a Voi affidata e vi raccomandiamo di voler dedicarvi con tutta l’attività necessaria per riuscire nello scopo.
Siamo a vostra disposizione per tutte quelle informazioni che ci vorrete richiedere, e cordialmente vi salutiamo.
Per la Segreteria Generale,
Ottavio Marinoni.

68) ACS, Mostra della Rivoluzione Fascista (d’ora in poi MRF), busta 25, fascicolo 113, sottofascicolo 99 «Caserta. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Ottavio Marinoni a Oscar Palazzo. In questa missiva si chiedono i dati,delle liste fasciste e/o assimilabili, per le elezioni politiche del maggio 1921; dati che non furono mai inviati]

[Milano,] 29 dicembre 1921

[Al] Sig. Maggior Palazzo Cav. Oscar per il Fascio di Caserta,
Caserta, Via Napoli 28

In data 2 corrente questa Segreteria Generale si era rivolta a codesto Fascio perché fosse inviata, con cortese sollecitudine, comunicazione della somma dei voti raggiunti per ogni lista di candidati nelle elezioni del maggio u. s.
A tutt’oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta.
Necessitandoci tali dati per un importante lavori di statistica che dobbiamo preparare, vi raccomandiamo ancora una volta di voler, al più presto possibile, inviarci quanto vi chiediamo.

Per la Segreteria Generale
Ottavio Marinoni

69) ACS, MRF, busta 31, fascicolo 113, sottofascicolo 241, «Itri. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Da Giuseppe Manzi ad Attilio Teruzzi. Questa è una lettera di risposta al Comitato Centrale dei Fasci di Combattimento. Il 27 dicembre 1921 il vice segretario politico dei Fasci, Attilio Teruzzi, informò il direttorio del Fascio di Itri che il signor Raul Turola si era lamentato con il Comitato Centrale dei Fasci dell’accusa, mossagli dal Fascio di Itri, di essersi appropriato ingiustamente di duemila Lire. Turola inoltre ammise di essere in debito nei confronti del Fascio di Itri di 2000 Lire, ma poteva dare giustificazioni su come avesse speso detta somma. Si reclamava da parte di Teruzzi una breve relazione dell’accaduto. Il Fascio di Itri rispose il 30 dicembre 1921]

Fasci Italiani di Combattimento,
Sezione di Itri

Itri, 30 dicembre 1921

Vice Segretario Politico,
Attilio Teruzzi,

In risposta alla sua del 27 corrente, Vi comunico:

Il signor Raul Turola allora Tenente d’Artiglieria presso il Presidio di Gaeta, dietro domanda fu iscritto in questo Fascio. Egli prestò opera lodevole prima come fascista e come propagandista e a noi disse di essere stato incaricato dalla Direzione del Partito per l’organizzazione dei Fasci di questa zona. Si protestava amico personale del Segretario Generale Pasella e di Benito Mussolini. In occasione della sua venuta a Milano, noi che mai avevamo dubitato della sua [p.2] onestà, gli affidammo Lire 1000. 00 [mille] per l’acquisto di rivoltelle , allora indispensabili, dato che si svolgevano lotte accanite con nuclei di pericolosi sovversivi che spadroneggiavano in questi paesi. Egli ci assicurava anche forti riduzioni di prezzo, per le sue relazioni personali. Di ritorno da Milano ci consegnò soltanto N°. 50 distintivi, 50 tessere, 50 libretti dei postulati e 100 fogli d’iscrizione e ci rivelò che, in una delle stazioni ferroviarie fra Milano e Genova, gli erano state sequestrate le armi. Ciò ci meravigliò soltanto, ma quando ci fu accertato che il Fascio di Formia [p. 3] , ora disciolto, aveva consegnato per lo stesso scopo Lire 2000.00 [duemila] e una somma imprecisata il Fascio di Gaeta, dietro insistenza del Segretario del Fascio di Formia, ci credemmo in dovere di chiedere al Turola assicurazioni se gli fosse possibile ricuperare in tutto o in parte il materiale sequestrato. Alle risposte evasive del Turola ripetemmo l’istanza di farci riottenere il danaro, dato anche che il nostro fascio era in crisi finanziaria per i molti processi che gravavano su noi. Non ottenuta risposta esauriente , diffidammo il detto Turola a restituirci la differenza con minaccia di denunzia all’autorità giudiziaria.
Il Turola in seguito ci espose le sue mediocri condizioni finanziarie e ciò valse a farci esitare fino ad ora.
Raccomandiamo alla S. V. di risolvere questa vertenza non potendo questo Direttorio presentare nel bilancio un deficit ingiustificato di circa Lire 1000.00, risparmiandoci così di procedere come non desideriamo.
Cordiali Saluti
Il Segretario Politico
Manzi Giuseppe

70) ACS, MRF, busta 31, fascicolo 113, sottofascicolo 241, «Itri. Carteggio del Comitato Centrale dei Fasci»

[Appunto autografo di Raul Turola per Attilio Teruzzi. In risposta al messaggio che segue, Teruzzi [ in data 31. 12. 1921] assicurò Turola di aver chiesto informazioni al Fascio di Itri]

Mantova, 31 dicembre 1921

[Al] Partito Nazionale Fascista
Direzione,
Via Paolo da Cannobio, 20,
Milano.

Pregiatissimo Sig. Teruzzi
Di passaggio a Milano sono venuto in cerca di Lei per sapere in merito alla mia faccenda con il Fascio di Itri . Ho scritto parecchie lettere a quel direttorio ma non ebbi la fortuna di ricevere risposta alcuna.
Le sarei infinitamente grato se mi volesse far sapere qualcosa in merito a quanto alludo. Colgo l’occasione di porgerle i miei auguri per l’anno nuovo; mi creda devotissimo,
Raul Turola

[residente in ] Via Tito Speri, 3
Mantova.

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Hinc felix illa Campania est, ab hoc sinu incipiunt vitiferi colles et temulentia nobilis suco per omnis terras incluto, atque (ut vetere dixere) summum Liberi Patris cum Cerere certamen. Hinc Setini et Caecubi protenduntur agri. His iunguntur Falerni, Caleni. Dein consurgunt Massici, Gaurani, Surrentinique montes. Ibi Leburini campi sternuntur et in delicias alicae politur messis. Haec litora fontibus calidis rigantur, praeterque cetera in toto mari conchylio et pisce nobili adnotantur. Nusquam generosior oleae liquor est, hoc quoque certamen humanae voluptatis. Tenuere Osci, Graeci, Umbri, Tusci, Campani.
[Plinius Sen., "Nat. Hist." III, 60]

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