Le elezioni del 1820 in Terra di Lavoro

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Abbreviazioni

ASNa = Archivio di Stato di Napoli
b. = busta

ASNa, Ministero della Polizia Generale- Seconda Numerazione (1820-1861), b. 41.

Verbale delle elezioni

Nel giorno tre di Settembre Milleottocentoventi a tenore dell’art. 4 del decreto del 22 Luglio scorso, e dell’art. 78 della Costituzione Spagnuola adottata per lo Regno delle Due Sicilie, si sono riuniti nel capoluogo [Caserta] di questa provincia di Terra di Lavoro, nella chiesa di Sant'Antonio, il signor D. Simone Picazio, sindaco e Presidente della Giunta Elettorale di Provincia, e gli elettori dei cinque partiti [circondari] della stessa, muniti de’ documenti rispettivi della di loro elezione, i nomi de’ quali vengono qui notati:
In primo luogo nove elettori del partito di Caserta, cioè i signori Nicola Piglialarmi di Falciano, [frazione] di Caserta, canonico D. Silvestro Bianco di Teano, D. Giulio Jorio di Maddaloni, D. Ottavio de Piccolellis di San Nicola la Strada, arcidiacono D. Giuseppe Desiderio di S. Agata de’ Goti, D. Gennaro Campanile di Caserta, cav. D. Gabriele Natale di Casapulla, D. Giacinto Liguori di Maddaloni, e D. Raffaele Olivier di Santa Maria Maggiore [ora Santa Maria Capua Vetere], giacché gli altri due D. Raffaele Lucarelli e D. Geronimo Malvasio, [entrambi] di Aversa, non si sono presentati.
Indi li sette elettori del partito di Nola, cioè il decano D. Tommaso Vasta di Nola, D. Antonio Mercogliano di Nola, D. Giuseppe Russo di Palma [di Nola, ora Palma Campania], D. Francesco Ruggiero di Airola, D. Salvatore Siciliani di Camposano, D. Felice Ventre di Quindici, D. Giacomo canonico Caccavale di Sant’Erasmo, [frazione] di Nola; successivamente li cinque elettori del partito di Piedimonte d’Alife [attualmente Piedimonte Matese], cioè D. Pietro Paolo Perugini di San Lorenzo Minore [al presente San Lorenzello], D. Giuseppe Covelli di Cajazzo, D. Giovambattista Armieri di Venafro, D. Francesco Pitò di Piedimonte, D. Giustiniano Pece di Sant’Angelo di Raviscanina [ora Sant’Angelo d’Alife]; in seguito li cinque elettori del partito di Sora, cioè D. Filippo Capocci di San Germano [ora Cassino], arciprete Francesco de Fazio di Alvito, D. Francesco Cossa di Arpino, D. Clementino Notarangeli di Roccasecca, e D. Eustachio Tuzj di Sora; e infine li cinque elettori del partito di Gaeta, cioè il barone D. Vincenzo de Luca di Sessa, D. Francesco Antonio Notarianni di Gaeta, D. Giovanni Carlo Fantacone di Roccaguglielma [attualmente Esperia], il cavalier D. Filippo Albito Piccolomini di Mola [al presente Formia], e D. Francesco Giordano di Carano di Sessa [Aurunca].
Quindi il Presidente, avendo data lettura di un discorso analogo alle circostanze, unitamente agli elettori su di sopra scritti, ha dato principio all’atto del congresso colla nomina a pluralità di voti di un segretario e di due scrutinatori scelti nel loro seno, la quale [scelta] è caduta sul canonico D. Silvestro Bianco per segretario, e su D. Nicola Piglialarmi, e D. Pietro Paolo Perugini, come scrutinatori.
Quindi si sono, a tutti gli elettori, consegnati i certificati della di loro nomina, onde essere esaminati dal segretario e dalli scrutinatori; e contemporaneamente si è venuto, dalla Giunta, alla nomina della commissione di tre elettori per esaminare i certificati de’ due scrutinatori e del segretario, la quale nomina è caduta a pieni voti sulle persone del signor D. Filippo Capocci, del barone D. Vincenzo de Luca, e di D. Tommaso Vasta, ai quali si sono consegnati i certificati degli anzidetti segretario e scrutinatori.
Si è sciolta la seduta del giorno tre per ripigliarla nel giorno quattro.
Oggi il giorno quattro Settembre, nell'indicata chiesa di Sant’Antonio, alle ore 6 d’Italia, riuniti gli elettori de’ partiti al numero di trentuno, in continuazione della seduta di ieri li scrutinatori ed il segretario hanno letto il loro rapporto circa lo scrutinio de’ documenti di nomina di ciascun elettore ed hanno concluso che si sono ritrovati tutti in regola meno che li cinque documenti degli elettori del distretto [circondario] di Gaeta, ne' quali mancava la firma di uno de' scrutinatori. Interpellata su di ciò la Giunta elettorale ad emettere il suo voto, si è concluso, all’unanimità, che si dovessero ammettere i documenti sopra citati per validi e legali.
In seguito li signori elettori, componenti la Commissione per scrutinare li documenti di elezione presentati dal segretario e da due scrutinatori, hanno fatto il loro rapporto [constatando che gli atti] che erano in regola.
Simone Picazio, sindaco e Presidente, Pietro Paolo Perugini scrutinatore, Nicola Piglialarmi scrutinatore, Silvestro canonico Bianco segretario, de Luca [elettore], Tommaso decano Vasta [elettore].
In seguito di ciò, gli elettori, col signor Picazio sindaco e Presidente, alla loro testa, si sono condotti alla chiesa parrocchiale di detta città, sotto il titolo di San Sebastiano, dove si è celebrata la solenne Messa dello Spirito Santo e tra le solennità si è pronunziato un discorso analogo alle circostanze dal signor canonico teologo di questa cattedrale, D. Antonio Gazzella.
Quindi, terminato questo atto religioso, sono ritornati tutti gli elettori, unitamente al signor sindaco Presidente, nell’indicata chiesa di Sant’Antonio-, donde partirono-, ed a porte aperte gli elettori si sono seduti senza preferenza, e subito dal signor Presidente si è letto l’art. 49 della Costituzione, e non si è fatta veruna osservazione, come anche si sono ad alta voce letti i quattro capitoli della presente Costituzione, che trattano dell’elezione, e indi a poco gli atti delle elezioni fatte ne' capoluoghi de' partiti.
In seguito si è proceduto, dagli elettori presenti al numero di trentuno, all’elezione de' Deputati, uno in uno, ed a questo oggetto ognuno degli elettori si è avvicinato alla tavola, presso della quale stavano seduti il Presidente, li due scrutinatori, ed il segretario, il quale ha scritto, alla presenza de' nominati, il nome della persona eletta.
Fatte le nomine, il segretario e li scrutinatori hanno posto le schede in ordine, ed è risultato che Decio Coletti-, di Cisterna [frazione di Castel di Sasso], circondario di Formicola-, vice Presidente della Gran Corte [Civile] di Trani, è stato eletto Deputato all’unanimità.
Il Presidente, in conformità del prescritto dell’articolo 89 della Costituzione, ha pubblicato il nome del suddetto Deputato.
Essendosi in seguito passato alla nomina del secondo Deputato, lo scrutinio ha prodotto quattordici voti a favore del decano D. Tommaso Vasta di Nola, voti quindici in persona di Pietro Paolo Perugini di San Lorenzo Minore, voto uno a favore di D. Antonio Mercogliano di Nola, e voto uno in persona di D. Alessandro d'Azzia di Capua.
Il tale scrutinio non avendo prodotto la pluralità assoluta, si è passato al secondo nelle persone de' nominati Perugini e Vasta, che avevano ottenuto la maggioranza [dei voti]; e poiché alcune persone, su delle quali cadeva lo scrutinio, erano inabilitate a votare, il numero de’ votanti si è ristretto a ventinove; quindi il prelodato signor Perugini, avendo ottenute quindici preferenze, la maggioranza è stata per lui; ed il signor sindaco Presidente l’ha pubblicato come secondo Deputato.
Si è passata alla nomina del terzo Deputato; e perché lo scrutinio ha prodotto voti quattordici a favore del decano D. Tommaso Vasta, altri voti quattordici presi da D. Antonio Mercogliano di Nola, voto uno al signor canonico D. Giacomo Caccavale di Sant’Erasmo, voto uno per D. Filippo Capocci di San Germano, così un tale scrutinio non ha prodotto la maggioranza assoluta per niuno. Quindi si è passato ad un secondo scrutinio sopra l’indicati D. Tommaso Vasta e D. Antonio Mercogliano, che nello scrutinio primo avevano ottenuto il maggior numero de’ voti. Questo scrutinio secondo ha dati voti quindici a favore del suddetto signor Mercogliano, il quale è stato pubblicato dal signor sindaco come terzo Deputato.
Dopo tutto ciò ha avuto luogo l’elezione del quarto Deputato, che per diecennove suffragj è caduta nella persona del decano D. Tommaso Vasta di Nola, che è stato pubblicato dal signor Presidente.
Il quinto scrutinio ha prodotto quindici voti a favore del signor cavaliere D. Ottavio de Piccolellis; voti tredici per il canonico D. Silvestro Bianco di Teano e voto uno per ciascuno [a sostegno] de’ signori D. Filippo Capocci di San Germano, e D. Giacomo Caccavale di S. Erasmo, e D. Vincenzo de Luca di Sessa; e giacché siffatto scrutinio parimenti non ha data la maggioranza assoluta a veruno, così si è proceduto al nuovo scrutinio tra i detti de Piccolellis, e Bianco, che nel primo avevano ottenuto il maggior numero di voti. Questo secondo scrutinio ha dati al signor de Piccolellis voti quindici, per cui è rimasto incluso, e pubblicato dal signor sindaco Presidente. Passando alla elezione del settimo Deputato, il signor D. Giuseppe Desiderio, arcidiacono di Sant’Agata de’ Goti, ha ottenuto tredici voti, il signor D. Filippo Capocci, di S. Germano, ne ha ottenuti sette, il canonico D. Silvestro Bianco, di Teano, ne ha avuti sei, tre ne ha avuti D. Giulio Jorio di Maddaloni, ed uno per ciascheduno li signori D. Raffaele Lucarelli di Aversa e D. Paolo Gramegna di Sessa.
Siffatto scrutinio non avendo accordata la maggioranza assoluta a verun candidato, è convenuto procedersi al secondo tra il suddetto D. Giuseppe Desiderio, e D. Filippo Capocci, che nel primo scrutinio aveva avuto il maggior numero di voti. Questo nuovo atto avendo prodotto quindici voti a favore del mentovato signor Desiderio, l’elezione è stata per lui, ed il signor Presidente l’ha pubblicata. Finalmente, essendosi praticata l'elezione dell’ottavo Deputato, la nomina a maggioranza assoluta è caduta in persona del sacerdote D. Mariano Semmola, nativo di Lusciano. Dopo la creazione de’ Deputati proprietarj, la Giunta di Provincia è passata a quella de’ Deputati supplenti col metodo stesso, giusta quanto è prescritto dall’articolo 90 della Costituzione Spagnuola.
Il primo scrutinio, a maggioranza assoluta, è stato a favore del signor D. Giovambattista Armieri, di Venafro. Il secondo scrutinio, a maggioranza assoluta, è stato a favore del signor D. Francesco Antonio Notarianni, di Gaeta. Il terzo ha prodotto voti otto a favore di D. Filippo Capocci di San Germano, similmente voti otto a favore di D. Clementino Notarangeli di Roccasecca, voti sette a favore di D. Giacomo Caccavale di Sant’Erasmo, voti due a favore di D. Giulio Jorio di Maddaloni, e voto uno per ciascuno a favore de' signori D. Vincenzo de Luca di Sessa e D. Salvatore Siciliani di Camposano, di Camillo d’Alia di Santa Maria Maggiore, di Francesco Ruggiero di Airola, di Raffaele Olivier di Santa Maria Maggiore, di D. Francesco Ambrogi, domiciliato in Capua.
Siffatto scrutinio non avendo dato la maggioranza assoluta ad alcuno, si è proceduto al secondo tra il signor Capocci e il signor Notarangeli, che nel primo scrutinio avevano ottenuto il maggior numero di suffragj; quest’ultimo atto ha prodotti diecennove voti a favore dell’indicato Capocci di San Germano, il quale perciò è rimasto incluso, ed è stato in seguito proclamato dal signor sindaco Presidente. Dopo tutto ciò dal suddetto signor sindaco si è disposto che la Giunta, unitamente ai Deputati eletti ed a tutti gli elettori, si fosse nuovamente trasferita, siccome si è trasferita di fatto nella chiesa principale ed ivi solennemente si è intonato il Te Deum in rendimento di grazie all’Altissimo, essendosi preventivamente consegnati a ciascuno de’ Deputati gli ampli poteri nella forma prescritta all’articolo 100 della più volte nominata Costituzione.
Fatto il giorno, mese, ed anno come sopra.
Il sindaco Presidente Simone Picazio, Nicola Piglialarmi scrutinatore, Pietro Paolo Perugini scrutinatore, Silvestro canonico Bianco segretario, Tommaso decano Vasta elettore, Antonio Mercogliano elettore, Giuseppe Russo elettore, Francesco Ruggiero elettore, Salvatore Siciliani elettore, Felice Ventre elettore, Giacomo Caccavale elettore, Giacinto Liguori elettore, Giulio Jorio elettore, Ottavio de Piccolellis elettore, Gabriele Natale elettore, Gennaro Campanile elettore, Raffaele Olivier elettore, Giuseppe arcidiacono Desiderio elettore, Giuseppe Covelli elettore, Giovambattista Armieri elettore, Giustiniano Pece elettore, Giovanni Carlo Fantacone elettore, Vincenzo de Luca elettore, Filippo Albito Piccolomini elettore, Clementino Notarangeli elettore, Eustachio Tuzj elettore, Francesco Cossa elettore, Filippo Capocci elettore.
Oggi il dì cinque del mese di Settembre Milleottocentoventi,
sotto la presidenza del sindaco di questo capoluogo, signor D. Simone Picazio, e nel locale della Chiesa di Sant’Antonio di Padova, si è di nuovo congregata la Giunta Elettorale di Provincia per la elezione de’ membri della Deputazione Provinciale. Sulle prime il signor sindaco suddetto ha fatto mozione se coloro che ieri furono nominati Deputati dovessero nella qualità di elettori assistere alla presente seduta e dare il di loro suffragjo. La Giunta unanimemente ha risoluto che non facendosi di ciò verun motto esclusivo né nel testo della Costituzione Spagnuola, né nelle istruzioni diverse, che si sono spedite, i suddetti Deputati dovessero proseguire ad intervenire ancora come elettori e dare il di loro suffragio.
Quindi gli elettori suddetti, al numero di venticinque, giacché hanno mancato d'intervenire il signor D. Raffaele Lucarelli di Aversa, D. Giuseppe Russo di Palma [di Nola], D. Salvatore Siciliani di Camposano, D. Francesco de Fazio di Alvito, D. Vincenzo de Luca di Sessa, D. Francesco Antonio Notarianni di Gaeta, D. Filippo Albito Piccolomini di Mola, congregati come sopra in conformità del prescritto dagli articoli 325, 326, 328, e 329 della mentovata Costituzione Spagnuola, ed in conformità eziandio di ciò che è disposto nel Real Decreto del 31 Luglio scorso, sono passati alla elezione di sette individui proprietarj [effettivi] componenti la Deputazione chiamata provinciale, e di tre supplenti.
La elezione è successa come segue.
Il signor D. Giacomo Caccavale, per aver ottenuta la maggioranza assoluta di diecennove voti, è stato proclamato dal sindaco Presidente, come membro proprietario della soprannominata Deputazione Provinciale.
Similmente il signor D. Nicola Piglialarmi di Falciano [di Caserta], avendo avuti ventidue suffragj, è stato anche incluso e proclamato dal signor sindaco Presidente.
Parimente è stato proclamato il signor D. Francesco Ruggiero di Airola per aver ottenuto la maggioranza assoluta di diecesette voti.
D. Gabriele Natale, di Casapulla, avendo avuti diecennove suffragj è stato immantinente incluso, e proclamato dal signor sindaco della stessa qualità di Deputato provinciale.
Il sindaco Presidente ha proclamato similmente il signor D. Giustiniano Pece, di Sant’Angelo di Raviscanina, come quegli che ha ottenuta la maggioranza assoluta di ventidue suffragj. Il signor D. Raffaele Olivier, di Santa Maria Maggiore, per aver ottenuta parimente la maggioranza assoluta di quindici voti è stato incluso e proclamato dal signor sindaco Presidente. Ed infine, il signor Don Felice Ventre, di Nola, avendo parimente ottenuti voti quindici, il sindaco Presidente l'ha proclamato come Deputato.
Dopo di ciò si è passato alla nomina de’ tre supplenti e, colla stessa ritualità, il signor D. Giacinto Liguori, di Maddaloni, avendo ottenuta la maggioranza assoluta di diecessette suffragj, il di lui nome è stato solennemente proclamato dal signor sindaco.
In seguito D. Giuseppe Covelli di Cajazzo, avendo ottenuti parimente diecessette suffragj è stato incluso come Deputato supplente, ed il signor sindaco ne ha proclamato il nome.
Finalmente, il signor D. Giulio Jorio, di Maddaloni, ha ottenuti quattordici voti, in conseguenza di che, essendo stata per lui la maggioranza assoluta, il signor sindaco l’ha proclamato.
Fatto e chiuso il soprascritto giorno, mese, ed anno.
Simone Picazio sindaco e Presidente, Tommaso decano Vasta elettore, Antonio Mercogliano elettore, Francesco Ruggiero elettore, Felice Ventre elettore, Giacomo Caccavale elettore, Giacinto Liguori elettore, Giulio Jorio elettore, Ottavio de Piccolellis elettore, Gabriele Natale elettore, Gennaro Campanile elettore, Raffaele Olivier elettore, Giuseppe arcidiacono Desiderio elettore, Giuseppe Covelli elettore, Pietro Paolo Perugini elettore, Giovambattista Armieri elettore, Francesco Pitò elettore, Giovanni Carlo Fantacone elettore, Clementino Notarangeli elettore, Giustiniano Pece elettore, Francesco Giordano elettore, Filippo Capocci elettore, Francesco Cossa elettore, Francesco canonico Bianco segretario.
Nicola Piglialarmi scrutinatore, Pietro Paolo Perugini scrutinatore, Silvestro canonico Bianco segretario
Il sindaco Presidente
Simone Picazio

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Hinc felix illa Campania est, ab hoc sinu incipiunt vitiferi colles et temulentia nobilis suco per omnis terras incluto, atque (ut vetere dixere) summum Liberi Patris cum Cerere certamen. Hinc Setini et Caecubi protenduntur agri. His iunguntur Falerni, Caleni. Dein consurgunt Massici, Gaurani, Surrentinique montes. Ibi Leburini campi sternuntur et in delicias alicae politur messis. Haec litora fontibus calidis rigantur, praeterque cetera in toto mari conchylio et pisce nobili adnotantur. Nusquam generosior oleae liquor est, hoc quoque certamen humanae voluptatis. Tenuere Osci, Graeci, Umbri, Tusci, Campani.
[Plinius Sen., "Nat. Hist." III, 60]

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